Cronaca internazionale

Il faccia a faccia Biden-Xi: "Rivalità non sfoci in conflitto"

È iniziato l'attesissimo bilaterale tra Joe Biden e Xi Jinping. Primi segnali di disgelo lungo l'asse Washington-Pechino: "I nostri Paesi possono e devono cooperare"

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La rivalità tra Stati Uniti e Cina non deve sfociare in un conflitto, ha dichiarato Joe Biden accogliendo Xi Jinping nella storica tenuta di Filoli, alle porte di San Francisco, dove i due presidenti si sono incontrati faccia a faccia ad un anno di distanza dall'ultimo vis a vis andato in scena in occasione del G20 di Bali. Cordiale la risposta del leader cinese, secondo cui il mondo è abbstanza grande da garantire la convivenza pacifica delle due super potenze, chiamate a superare le loro differenze e diffidenze reciproche e a non voltarsi le spalle. È iniziato così l'attesissimo bilaterale tra Biden e Xi, con i primi segnali di disgelo lungo l'asse Washington-Pechino apparsi evidenti sin dalle prime battute di un confronto che proseguirà per almeno quattro ore.

L'incontro tra Biden e Xi

Stretta di mano, classiche foto di rito e un faccia a faccia con mezzora di ritardo rispetto alla tabella di marcia: il summit Biden-Xi non poteva aprirsi in maniera migliore. "Bello rivedervi, non c'è nulla che possa sostituire le discussioni faccia a faccia. È fondamentale che io e lei ci capiamo reciprocamente in modo chiaro. Dobbiamo fare in modo che la competizione non sfoci in conflitto", ha detto Joe Biden al suo ospite, ricordando che "i nostri incontri sono sempre stati franchi, diretti, utili".

Confortante la risposta di Xi, secondo cui "per due grandi Paesi come Cina e Stati Uniti voltarsi le spalle non è un'opzione". Le relazioni fra la Cina e gli Stati Uniti non sono mai state facili "negli ultimi 50 anni e più" e si sono trovate ad affrontare "sempre problemi in un senso o nell'altro ma sono andate avanti", ha replicato il presidente cinese, rimarcando un concetto espresso in più occasioni. Ovvero che i rapporti tra Usa e Repubblica Popolare Cinese sono i più importanti e sarebbe "irrealistico" per una delle parti cercare di rimodellare l'altra.

Evitare un conflitto

L'ultima volta che Xi è stato sul suolo statunitense è stato per incontrare nel 2017 l'allora presidente Donald Trump (2017-2021) nella sua villa di Mar-a-Lago, in Florida. Adesso il contesto internazionale è cambiato e soffiano venti di tempesta. L'imperativo di Biden è quello di scongiurare un eventuale conflitto con la Cina, che si rivelerebbe catastrofito per l'intera umanità. "Il conflitto e lo scontro tra loro hanno conseguenze insopportabili per entrambe le parti", ha spiegato il presidente cinese. "Le relazioni Cina-Stati Uniti, il rapporto bilaterale più importante al mondo, dovrebbero essere percepite e immaginate nel contesto ampio delle trasformazioni globali mai viste in un secolo, che stanno accelerando, e svilupparsi in modo da avvantaggiare i nostri due popoli", ha quindi chiarito lo stesso Xi.

Quali sono i possibili fronti di dialogo? "Possiamo lavorare insieme sull'intelligenza artificiale e sul clima", ha dichiarato Biden, mentre il presidente asiatico si è soffermato sull'economia globale. "Il mondo è emerso dal Covid" ma è ancora sotto il suo impatto e l'"economia globale si sta riprendendo ma il suo slancio resta lento e il protezionismo sta aumentando. Questi sono problemi", ha detto Xi. Entrambi i leader avevano bisogno di una tregua, il primo per motivi politici, il secondo per ragioni economiche: Biden vuole evitare un conflitto aperto con Pechino nel bel mezzo di due guerre e della difficile campagna per la rielezione, Xi intende rilanciare una crescita in frenata, minacciata internamente dalla bolla immobiliare.

Per una volta, dopo tante incomprensioni, Cina e Stati Uniti si trovano d'accordo su un punto in comune.

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