Cronache

È morto Sidney Mintz: padre dell'antropologia del cibo

Mintz ha descritto la trasformazione dello zucchero da prodotto di lusso a bene di consumo popolare

È morto Sidney Mintz: padre dell'antropologia del cibo

L'antropologo e storico statunitense Sidney Mintz, considerato uno dei padri dell'antropologia del cibo, è morto nella sua casa di Plainsboro, nel New Jersey, all'età di 93 anni.

Mintz iniziò la carriera accademica nel 1951 come professore di antropologia alla Yale University, per passare nel 1974 alla Johns Hopkins University dove ha fondato il dipartimento di studi antropologici. E' stato insegnante anche al Massachusetts Institute of Technology di Boston, all'École Pratique des Hautes Études di Parigi e al Collège de France di Parigi. Nel corso dei suoi studi si è occupato di antropologia economica e di storia dell'alimentazione e ha indagato in particolare il rapporto tra la diffusione di nuovi stili di alimentazioni nell'Europa moderna e le conseguenze economico-sociali, a partire dallo schiavismo nei Caraibi. La notorietà accademica internazionale di Mintz è legata allo studio pubblicato nel 1985, uscito con il titolo originale "Sweetness and power. The place of sugar in modern history" (Dolcezza e potere. Il ruolo dello zucchero nella storia moderna") e tradotto in italiano con il titolo "Storia dello zucchero. Tra politica e cultura" da Einaudi nel 1990.

Lo zucchero fa parte di quel ristretto gruppo di prodotti che, nel succedersi delle epoche storiche, hanno avuto il potere di cambiare il mondo intero. Mintz ha descritto la trasformazione dello zucchero da prodotto di lusso a bene di consumo popolare, che nella seconda metà del XIX secolo vide il ritorno in grande scala dell'economia schiavistica proprio nel periodo in cui cominciava ad affermarsi l'industria capitalistica.

Mintz ha dimostrato anche nell'Ottocento il maggior peso nell'alimentazione dello zucchero, con i suoi costi decrescenti, contribuì a far diminuire il costo del lavoro del proletariato.

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