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"Via libera alla terza rata". Smentiti i gufi sul Pnrr

Altro schiaffo alla sinistra da parte del governo. Il ministro Fitto: "Un altro passo avanti importante"

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Attacchi, accuse strumentali, spesso fake news infiocchettate con il solo scopo di denigrare. Anche questa volta però il governo guidato da Giorgia Meloni ha smentito i gufi rossi sul Pnrr: il Comitato economico finanziario ha dato il via libera al pagamento della terza rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell'Italia. Uno schiaffo, l'ennesimo, alla sinistra che per mesi ha paventato sventure, sperando in un esito negativo: Una fonte qualificata europea ha rimarcato che si è trattato di una discussione "breve e consensuale" e l'iter prevede ora che l'esborso passi attraverso ulteriore procedura di comitatologia.

La terza tranche del Pnrr per l'Italia vale 18,5 miliardi di euro, un processo che parte da lontano: la prima richiesta di pagamento di Roma della terza rata era stata presentata alla fine del 2022. Poi, a fine luglio, è arrivato l'ok della Commissione europea con il via libera a trasferire sulla quarta rata alcuni degli obiettivi originariamente e relativi agli alloggi per studenti. Soddisfatto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto: "Prendiamo atto con soddisfazione del parere positivo espresso oggi dal Comitato economico e finanziario sull'erogazione della terza rata. Un altro passo avanti importante", le sue parole in un post pubblicato su X.

Un altro successo per il governo Meloni, che già lo scorso luglio - con il giudizio positivo sulla la valutazione preliminare della richiesta italiana - aveva messo a tacere l'opposizione."Alla sinistra non resta che piangere", è la stilettata del capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti. Chi faceva il tifo per il fallimento dell'operazione conclusasi oggi, non solo è stato deluso, ma ha dimostrato un profondo spirito anti-italiano, è il j'accuse della deputata meloniana Elisabetta Gardini:"Va dato merito al ministro Fitto per essere riuscito a portare a termine un grande lavoro di sintesi che ha smentito tutta la sinistra, la stessa che pensa che - pur di rilanciarsi - vorrebbe vedere la nostra nazione cadere in rovina".

L'ottimo lavoro dell'esecutivo trova ampie conferme e lo sblocco delle risorse europee è un altro tassello importante. Ma non è finita qui. Per la quarta rata dal valore di 16,5 miliardi di euro sono in corso gli ultimi approfondimenti della Commissione alle modifiche firmate dall’esecutive a proposito dei target -28 obiettivi anziché 27.

L'obiettivo è quello di incassare l'assegno entro la fine dell'anno.

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