Governo

“Basta mistificazioni”. La Meloni a testa alta spegne le polemiche sulle accise

Con grinta e orgoglio, Giorgia Meloni difende il lavoro dell'esecutivo e si rivolge direttamente ai cittadini per spiegare quello su cui il governo sta lavorando

“Basta mistificazioni”. Meloni a testa alta spegne le polemiche sulle accise

Interviste ai telegiornali per Giorgia Meloni, che in questi giorni così frenetici e caotici per le polemiche derivanti dai costi dei carburanti ha cercato di rimettere un po' d'ordine mentre, dall'opposizione, si alimenta il fuoco del malessere popolare. "Lavoriamo per dare priorità alla crescita. Per rispondere alle attese bisogna generare una ricchezza da distribuire, altrimenti si distribuisce la povertà", ha spiegato il presidente del Consiglio durante l'intervista al Tg1.

"Tutto quello che stiamo facendo serve a calmierare l'inflazione", ha detto poi il premier ai microfoni Mediaset, citando gli interventi sul "caro carrello" ed evidenziando di aver intrapreso un dialogo con tutta la filiera. Un movimento su entrambi i fronti, quindi, per il governo, che si trova davanti una sfida difficile che sta cercando di vincere per il bene degli italiani. "Il quadro generale è abbastanza complesso... Diciamo che non siamo stati fortunati, sicuramente", ha candidamente dichiarato al telegiornale del primo canale Rai. Il presidente del Consiglio ha aggiunto: "Ho sempre pensato che il destino ti sfida per metterti alla prova. La cosa che mi spaventa di più, per paradosso, è non riuscire a raccontare agli italiani che questo governo sta procedendo con determinazione, a testa alta, senza perdere un minuto".

I soldi a disposizione del governo sono pochi. L'esecutivo si trova costantemente davanti a delle scelte, spesso difficili, come ha ammesso il premier stesso al telegiornale della Rai: "Quando noi abbiamo fatto la legge di bilancio abbiamo prima dovuto mettere in sicurezza le famiglie e il tessuto produttivo dal caro bollette, dopodiché avevamo 10 miliardi e avevamo due strade: tagliare le accise per tutti, anche per i ricchi, oppure concentrare le risorse sul taglio del costo del lavoro, sulle decontribuzioni per i neo assunti, nel distribuire i soldi alle famiglie per crescere i figli. Abbiamo fatto questa seconda scelta perché secondo noi è un moltiplicatore maggiore".

Sono tante le accuse che piovono sul premier, in particolare sulla presunta promessa elettorale di un taglio delle accise, che da giorni la Meloni smentisce. "Nel programma FdI non c'è il taglio delle accise. Abbiamo scritto sterilizzazione: se il prezzo sale oltre una determinata soglia, quello che lo Stato incassa in più di accise Iva verrà utilizzato per abbassare il prezzo. Ed è esattamente ciò che prevede il nostro decreto", ha spiegato al Tg5, sottolineando come la benzina ora sia mediamente a 1,8 euro al litro e non a 2,5 come viene sbandierato dalla sinistra. E quindi dal telegiornale Rai si è rivolta direttamente alla categoria dei benzinai: "Il governo incontrerà domani la categoria per ribadire che non c'è alcuna volontà di fare scaricabarile". Quindi, ha aggiunto: "Ribadisco che la gran parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità e forse a loro tutela serve individuare chi non dovesse avere la stessa responsabilità.

Voglio però dire che la categoria va messa al riparo anche da certe mistificazioni".

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