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"Nessun simbolo di partito". La scelta della Lega per la manifestazione pro-Israele

Nel consiglio federale tenuto oggi in videoconferenza si è auspicata la de-escalation della crisi in Medio Oriente e si sono sottolineati i buoni risultati ottenuti dalla Lega sul fronte economico

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Situazione internazionale e del governo Meloni, nonché aggiornamenti sugli altri dossier più rilevanti, anche in vista della manifestazione di sabato 4 novembre a Milano. Sono stati questi alcuni dei temi che Matteo Salvini, in collegamento da Roma, ha toccato questa sera in occasione del consiglio federale della Lega convocato e presieduto dallo stesso leader del Carroccio. La riunione, che si è tenuta interamente in in videoconferenza, è cominciata "sottolineando l'ottimo risultato elettorale in Trentino: largo successo del centrodestra e Lega primo partito della coalizione", viene sottolineato. Il vicepresidente del Consiglio ha anche evidenziato "i buoni risultati ottenuti dalla Lega sul fronte economico, a partire dal sostegno a stipendi e pensioni più basse", senza dimenticare "la spinta per le infrastrutture" e ha ribadito che "la Lega manifesterà auspicando la de-escalation della crisi in Medio Oriente".

La locandina della manifestazione organizzata dalla Lega tra quattro giorni recita: "Senza paura a difesa dell'Occidente, dei diritti, delle libertà, della sicurezza, della pace". Lo slogan è seguito dal logo della bandiera israeliana e la scritta "Per il diritto all'esistenza di Israele". Sul palco di Largo Cairoli, nel capoluogo lombardo non ci saranno simboli di partito, si rende noto. Il tutto avverrà per esprimere solidarietà allo Stato che ha subìto il vile attentato terroristico di Hamas lo scorso 7 ottobre. A fianco della situazione geopolitica, c'è poi tutta la questione economica italiana che è emersa con la freschissima legge di bilancio licenziata dall'esecutivo di centrodestra e trasmessa nella giornata di ieri al Parlamento a seguito dell'autorizzazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la Relazione tecnica allegata al testo bollinato. La Lega può dirsi soddisfatta per questa manovra finanziaria e dell'intesa raggiunta in maggioranza: non ci sarà nessun prelievo forzoso sui conti e viene confermata Quota 103: un elemento che, come dichiarato dal capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, "aumenta la platea dei potenziali pensionati di 50 mila unità ed è la conferma che l'obbiettivo della Lega per la legislatura resta arrivare a quota 41".

Senza dimenticare - come ha ricordato Matteo Salvini - "l'aumento di stipendi e pensioni, il record di fondi per la sanità", nonché il grande obiettivo posto da tempo dal ministro delle Infrastrutture: la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Per questa opera la manovra stanzia infatti complessivamente 11,6 miliardi di euro per il periodo 2024-2032. I fondi saranno così suddivisi: 780 milioni per il 2024, 1.035 milioni per il 2025, 1.300 milioni per il 2026, 1.780 milioni per il 2027, 1885 milioni per il 2028, 1.700 milioni per il 2029, 1.430 milioni per il 2030, 1.460 milioni per il 2031 e 260 milioni per il 2032.

L'obiettivo dell'esecutivo, più volte ribadito da Salvini, è quello di arrivare all'approvazione del progetto definitivo del Ponte entro la fine del prossimo anno.

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