Cronaca locale

Mattarella piace a tre milanesi su quattro

Mattarella piace a tre milanesi su quattro

Il nuovo presidente della Repubblica ai milanesi piace, ma un po' meno che al resto degli italiani. Da un'analisi sulle reazioni del popolo di internet, risulta un 75% di pareri positivi per l'elezione in tutto il Paese, mentre solo su Milano si scende al 71%. Resta comunque circa una sola persona su tre che non gradisce la scelta di Sergio Mattarella. La ricerca è stata effettutata da Voices from the Blogs, spin-off dell'Università degli Studi di Milano fondata da Luigi Curini, Stefano Iacus e Andrea Ceron: sono stati analizzati 250mila commenti pubblicati sui social media, la gran parte su Twitter, ma non con un semplice conteggio bensì con l'analisi dei contenuti riportati. E così è emerso anche che ci sono delle altre differenze di opinione tra chi vive nella capitale economica d'Italia e gli altri italiani. Sia per quanto riguarda le reazioni immediate, che per quanto concerne il domani della nazione.

Ad esempio sugli scenari futuri c'è una certa distanza sul tema delle riforme: i milanesi sono più preoccupati, la differenza è di cinque punti percentuali, che l'elezione di Sergio Mattarella possa essere un ostacolo alle riforme in calendario. Per prima l'Italicum, cioè la nuova legge elettorale. E sono più convinti degli altri, qui la differenza è del 3,4%, che questa nomina potrebbe comportare a un ritorno alle ultime norme in tema di elezioni cioè il Mattarellum di cui è padre proprio il nuovo presidente. Non solo, pensano più degli altri anche che il nuovo capo dello Stato potrebbe indire nuove consultazioni elettorali prima di quanto sperato dal governo in carica. A Milano poi Mattarella è ancora più apprezzato come simbolo della lotta alla mafia, la differenza è del 1,3%, rispetto alla media italiana. Anche sul reale vincitore politico della partita per il Quirinale, i milanesi sono lievemente in controtendenza rispetto agli altri italiani: il 64% di loro è convinto che la vittoria vada iscritta a Renzi, contro il 62 a livello nazionale, mentre solo il 26% è convinto che si tratti di un successo della minoranza del Partito democratico, contro il 28 del dato generale. Per il resto l'immagine che emerge dalla rete è anche quella evidenziata dai telegionarli e dalla stampa. Una figura seria e seriosa, con tutti gli aspetti positivi e negativi del caso.

«I dati più significativi a nostro parere – commenta Curini – sono: in generale c'è un grande apprezzamento per Matterella e, seppur non con grande differenze, ce n'è meno a Milano; poi c'è il fatto che quasi un terzo dei commenti indica uno scetticismo verso la realizzazione delle riforme e questo sembra un riflesso del tipico lo spirito pratico ambrosiano, non a caso ai milanesi l'immagine austera e un tantino grigia del Presidente piace più ai milanesi che agli altri; infine c'è comunque da considerare che molti dei commenti negativi sono causati dall'idea che Mattarella rappresenti il vecchio, sia quindi il simbolo di un Paese che non va avanti».

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