Cronaca locale

Parte il calvario dei trasporti, oggi voli fermi per il caso Sea

I lavoratori della società aeroportuale mobilitati per il pericolo licenziamenti Domenica e lunedì protestano i macchinisti dell'Orsa. Poi toccherà a Trenord

Giornata difficile per chi si muove in aereo da Linate e Malpensa. Oggi, dalle 12 alle 16, scatta lo sciopero dei lavoratori di Sea e Sea Handling e parecchi voli saranno cancellati o subiranno ritardi. Nonostante l'appello del presidente di Sea Giuseppe Bonomi, i sindacati non sono arretrati di un passo e, anzi, annunciano nuove agitazioni tra una settimana: e non si tratterà più di uno sciopero di quattro ore, bensì di un'intera giornata.

In ballo ci sono 740 posti di lavoro che traballano in Sea Handling se la società dovesse passare nelle mani degli scozzesi. I sindacati ci tengono a precisare che la scelta di scioperare era «inevitabile» e parlano «non di uno sciopero indetto per rivendicare qualcosa nei confronti dell'azienda ma di un'astensione di bandiera per rendere evidente un problema che rischia di peggiorare».

Ciò che scuote la società di gestione degli scali aeroportuali è la sanzione arrivata dall'Europa che ha bollato come «aiuti di Stato», imponendone la restituzione, 360 milioni passati dalle casse di Sea in quelle della controllata Sea Heanling. Se ora l'Unione Europea non dovesse pronunciarsi positivamente sulla richiesta di sospensiva, di fatto Sea Handling, che conta 2.300 dipendenti, rischierebbe il fallimento.

Uno scenario apocalittico per i lavoratori della società che si occupa della gestione dei servizi di terra: «Il sindacato usa lo sciopero con attenzione per i cittadini - ha detto Rocco Ungaro della Filt Cgil - e ancora di più sapendo che lavoriamo con un sistema di appalti. Capiamo le difficoltà, ma non possiamo evitarlo: dobbiamo segnalare alla politica un problema».

Si aspetta la metà di maggio, quando arriverà la decisione sulla sospensiva. Nel frattempo ci si dà da fare per serrare i ranghi e sensibilizzare tutte le sedi possibili: «Il 26 aprile - ha ricordato Ungaro - ci sarà un'audizione a Bruxelles. Probabilmente incontreremo anche gli eurodeputati e stiamo valutando la possibilità di portare una rappresentanza di lavoratori sotto al Parlamento di Strasburgo». Ma, prima di tutto, lo sciopero di oggi, indetto da tutte le sigle sindacali. Difficile prevedere le ricadute sul traffico aereo ma, a quanto risulta, tra sindacati e azienda non c'è stato nessun accordo per garantire l'operatività minima.

Dal canto loro, Alitalia e Air One hanno predisposto un piano di misure preventive per contenere i disagi, cancellando alcuni voli e avvisando, uno per uno, i passeggeri. Tuttavia le modifiche al tabellone degli orari non toccheranno i voli intercontinentali di Alitalia, che dovrebbero essere regolari. Per chi viaggia sono in arrivo altri disagi anche «a terra» con Trenitalia. La segreteria regionale dell'Orsa ha infatti proclamato uno sciopero del personale dell'impianto di manutenzione da domenica sera fino a lunedì sera.

La protesta dei macchinisti di Trenord invece colpirà il mese di maggio, con una mobilitazione programmata per il 5 e lo sciopero degli straordinari fino alla fine del mese.

Commenti