Cronaca locale

"Più stupri e reati tra minori. Il centro ora sotto controllo"

Il bilancio del questore Petronzi: «Dopo Capodanno nuovi metodi per la sicurezza. Violenze una priorità»

"Più stupri e reati tra minori. Il centro ora sotto controllo"

Doveva essere una chiacchierata informale e tutto tondo per una sorta di consuntivo sui primi sei mesi dell'anno: gestione dell'ordine pubblico con i mega concerti in piazza Duomo, bande giovanili, violenze sessuali, movida, scippi di orologi, immigrazione, periferie, senza dimenticare il «rimbalzo» di quel che accade nei quartieri sui social (come il «sentiment» provocato dai video postati sui profili Facebook come Milanobelladadio) e infine qualche dato concreto sugli arresti e sulle denunce nelle zone del centro (poco meno di 7mila persone identificate, 68 denunce e 76 arresti di giovani autori di piccole rapine o furti nei principali punti di aggregazione della città, in particolare proprio tra piazza Duomo e l'ormai famigerata piazza dei Mercanti, a cui si aggiungono i Daspo e un centinaio di ordini di allontanamento). Il questore Giuseppe Petronzi si definisce un tipo poco mediatico, che non ricerca le luci della ribalta. Tuttavia ieri - sempre seguendo quello che ormai è diventato il diktat del prefetto Renato Saccone «i reati sono sempre meno a sempre troppi» - dopo aver accettato di incontrare i giornalisti, non ha potuto sottrarsi al fuoco di fila delle domande dei giornalisti, sempre finalizzate a sondare l'elevata aspettativa di sicurezza dei milanesi.

Dell'ordine pubblico, della «piazza», dopo i fatti gravissimi delle violenze di Capodanno o per concerti oceanici come quello di Radio Italia o di Fedez e J-Ax, Petronzi parla di «nuovi elementi che hanno pagato». Come l'idea di sigillare la piazza la sera prima, di filtrare la vendita delle bevande alcoliche in vetro e, una volta esaurita la capienza massima dell'area, impedire gli ingressi facendo all'esterno un'opera di contenimento non massiccia ma esclusivamente di «carattere gestionale». «Sulla piazza, per individuare le presenze e il tipo di insidie su cui era necessario lavorare, abbiamo fatto una radiografia frutto del lavoro non solo più dei cosiddetti pattuglioni, ma anche della Squadra mobile, dell'Immigrazione e dell'Anticrimine». È anche così che si è arrivati a decidere una cinturazione più ampia della piazza con più via di fuga che possano consentire un intervento veloce delle forze dell'ordine in caso di bisogno.

E le bande giovanili, per le quali il questore preferisce non parlare di baby gang considerandole «aggregazioni più fluide»? «Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un incremento del fenomeno, che non è stato esponenziale, anche se la sua diffusione preoccupa: sembra esserci una maggiore propensione alla violenza» sostiene a proposito di questo argomento Petronzi, secondo cui esiste «una certa pulsione giovanile che si trasforma in sopraffazione nei confronti degli altri». «È un fenomeno su cui fare attenzione» conclude.

Le violenze sessuali per il questore di Milano costituiscono «una priorità» con dati che, ha detto ieri, pur senza entrare nello specifico, «considero in aumento» (rispetto ai 285 i casi registrati nel 2021) ed «episodi sempre più gravi» che comprendono una globalità di casi: «da quanto avviene tra le mura domestiche piuttosto che negli spazi pubblici». E in questo caso il riferimento, seppur indiretto, alla 32enne violentata in piazza Napoli, non può essere casuale.

Il questore ha ricordato infine l'intervento negli alloggi Aler di via Bolla, dove sono stati liberati sei alloggi in un percorso, che continua, di «messa in ordine».

Circa mezzo milione di stranieri, per la precisione 495mila, hanno in tasca un permesso di soggiorno emesso dall'ufficio immigrazione della questura - che ha affrontato l'arrivo di 10mila ucraini nel Milanese - mentre l'ufficio passaporti stampa 4mila documenti ogni settimana.

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