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"Ci fidiamo delle garanzie del governo". Lo schiaffo dei sindaci alla sinistra

I sindaci delle aree colpite dall'alluvione dello scorso maggio hanno confermato la loro fiducia nel governo, nel commissario Figliuolo e nel presidente Bonaccini

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Ogni tentativo della sinistra di innescare polemiche contro il governo sta naufragando davanti alla realtà dei fatti, che l’opposizione non è in grado di leggere. Pd e amici sono alla continua ricerca di un bersaglio molle contro il quale scagliare gli attacchi, facendo leva anche sulle disgrazie che hanno colpito il Paese e il territorio come, per esempio, le inondazioni dello scorso maggio in Romagna. Lo scopo è sempre lo stesso: indebolire la credibilità dell’esecutivo e minarne l’apprezzamento popolare per tentare un cambio di guardia a Palazzo Chigi. Ma Giorgia Meloni e il governo, da quasi 10 mesi, non sembrano vulnerabili a questo tipo di attacchi ed è il territorio a dare le migliori risposte a chi cerca di fomentare proteste e rivolte.

A due mesi e mezzo dall'alluvione possiamo dire di aver affrontato la fase più critica dell'emergenza e di aver aperto a tutti gli effetti quella della ricostruzione, dei rimborsi e degli indennizzi grazie al Dl Alluvione, ai 4.5 miliardi stanziati dal governo, alla nomina del commissario Figliuolo e del subcommissario Bonaccini”, dicono i sindaci Enrico Cangini (Sarsina), Silverio Zabberoni (Borghi), Enrico Salvi (Verghereto), Pier Luigi Lotti (Rocca San Casciano), Ursula Valmori (Premilcuore), Francesco Tassinari (Dovadola), Francesco Billi (Castrocaro Terme e Terra del Sole), Francesca Pondini (Galeata), Pari Roberto (Gatteo) e Roberto Canali (Predappio). I primi cittadini romagnoli evidenziano che “ora il quadro entro cui la ricostruzione può muoversi è chiaro e chiediamo a Provincia e Regione la massima e proficua collaborazione con il Governo. Questo ci attendiamo dalle istituzioni che devono rappresentare tutti, visto l'impegno profuso dal Governo".

Uno schiaffo alle opposizioni da parte dei sindaci che vivono quotidianamente il territorio e ne conoscono le necessità al di là delle ideologie che muovono Pd, M5S e simili. "Noi ci fidiamo delle garanzie date dal Governo Meloni: il lavoro parlamentare con cui il Dl Alluvione è stato approvato anche con il coinvolgimento delle rappresentanze degli enti locali che hanno visto ricomprendere le loro istanze nel provvedimento, questo ci permetterà di essere ancora più concreti nei confronti di cittadini e imprese", aggiungono i sindaci, ricordando che “il dl Alluvione stanzia risorse importanti e il generale Figliuolo ci ha rassicurati spiegando, nelle ultime riunioni avute, che saranno coperte le spese per i lavori di somma urgenza”.

Il governo di Giorgia Meloni ha la fiducia dei sindaci e continua a lavorare in questa direzione, offendo soluzioni valide ai problemi del territorio, anche con uno sguardo in prospettiva. “Come previsto dal decreto, quest’anno gli enti locali colpiti dagli eventi alluvionali non pagheranno la rata dei mutui e ciò porterà un grande beneficio ai bilanci correnti dei Comuni e ci permetterà di continuare a sostenere il territorio alluvionato”, proseguono i sindaci, che stanno trovando nell’esecutivo una sponda affidabile e onesta per la ricostruzione. Quindi, fanno notare come il loro ruolo, in quanto presidi sul territorio, e quello delle istituzioni centrali è quello di "lavorare nell'interesse del territorio e dei cittadini senza strumentalizzare ogni passaggio, ogni dichiarazione, ogni situazione.

Purtroppo nelle ultime settimane abbiamo notato un'escalation nei toni usati da alcuni amministratori contro il Governo e crediamo che questo atteggiamento non sia proficuo per il territorio e i danneggiati".

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