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​Di Battista "allontana" la Lega: ​"Non facciamo alleanze"

Di Battista nega qualsiasi possibilità di intesa con Salvini: "Niente alleanze la Lega". E rilancia il solito refrain: "Valutiamo i singoli provvedimenti"

​Di Battista "allontana" la Lega: ​"Non facciamo alleanze"

"Ci risiamo". Su Facebook Alessandro Di Battista allontana l'ipotesi di un'alleanza con la Lega Nord. "Puntualmente - dice - ogni due settimane scrivono che il Movimento 5 Stelle stia aprendo a un'alleanza. Prima era il turno della sinistra Pd oggi della Lega". In realtà, quella che per Dibba è una strada tutt'altro che percorribile, per altri grillini la via di un accordo può essere percorso eccome. "Con la Lega Nord - spiega Carlo Sibilia in una intervista alla Stampa - ci può essere una convergenza sui migranti, a patto che il Carroccio si liberi dei suoi elementi più propagandistici: penso ad esempio a quando Bossi diceva di voler sparare sui barconi".

Il flop alle elezioni amministrative è stato una bastonata incredibile. Il Movimento 5 Stelle non si trova in un solo ballottaggio. E, oltre alla resa dei conti tra colonnelli, è arrivato un indietro tutta su molti temi. In primis immigrazione e campi rom. Ma non solo. E così c'è anche chi discute di allenze. Alcuni vorrebbero confluire nel Pd, altri vorrebbero provare a dialogare con la Lega Nord di Matteo Salvini. Di battista, almeno di facciata, allontana tutte queste ipotesi. "Lo fanno per distrarre - tuona il grillino - con il M5S hanno sempre fatto così. Se vogliamo controllare i flussi migratori e combattere l'oscena mangiatoia che hanno creato sull'immigrazione clandestina dicono che apriamo alla Lega. Ma quando mai?".

Di Battista non sembra interessato scendere a patti col Carroccio. "La Lega - rimarca il parlamentare - ha governato e tutt'ora in molte realtà governa persino con il partito di Alfano, quel partito immischiato nello scandalo del Cara di Mineo". Ma non vuole nemmeno essere accostato al Pd di Matteo Renzi. "Se combattiamo per l'acqua pubblica, per la sanità pubblica, per la scuola pubblica allora scrivono che strizziamo l'occhio alla sinistra. Ma quale sinistra poi? Quella che ha abolito l'articolo 18 dello Statuto del Lavoratori o che ha sancito, con il Jobs Act, la morte del lavoro dignitoso?". Per Di Battista destra e sinistra sono "categorie tardo-settecentesche". "Queste categorie oggi non sono minimamente capaci di interpretare i sogni, le pulsioni e le lotte di milioni di cittadini - incalza su Facebook - servono solo a dividerci e distrarci.

E mentre i 'popolucci' vengono distratti i potenti gongolano".

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