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Giorgia Meloni ammette: "È faticoso essere accettata come leader dai sovranisti"

Il leader di Fratelli d'Italia rivendica le sue sfide: "Sono tutte di alto livello, ma mai nessuno mi ha regalato nulla e non mi sono sentita discriminata"

Giorgia Meloni ammette: "È faticoso essere accettata come leader dai sovranisti"

La battagliera Giorgia Meloni ripercorre il proprio passato che, nonostante la giovane età, è piuttosto ricco e variegato. L'attività politica è iniziata all'età di 15 anni: "Mi sono fatta un mazzo. A 27 anni anni ero presidente di Azione Giovani". Il lavoro svolto è stato "immane: l’aggravante era di essere accettata come capo". Ha riconosciuto che tutte le sue sfide "erano di un certo livello" ma ha voluto precisare: "Nessuno mi ha regalato nulla e non mi sono sentita discriminata". A destra comunque l'immagine del vincente è ancora ancorata al maschile: "Certo. Il capo è condottiero, punto. Era anche un problema di physique du rôle".

Successivamente ha ammesso che per una donna sovranista è difficile emergere: "Un po’ scatta quella tentazione di guardarti dall’alto in basso, 'ma tanto non sarà così preparata, così intelligente'. Ma in generale, sono stata molto più rispettata da uomini di destra che dalla sinistra". Infatti a sinistra sono in molti a portarsi "dietro questa forma di presunta superiorità per cui il solo fatto di essere una portatrice di valori di destra ti autocondanna".

"Il futuro non sarà facile"

Il leader di Fratelli d'Italia, nell'intervista rilasciata a La Repubblica, ha parlato anche del feeling imprevedibile da giovane parlamentare e vicepresidente della Camera con Bertinotti: "Un’amicizia che dura tuttora, con lui, con la moglie. Io ero davvero alle prime armi: c’era un Parlamento non di neofiti come adesso, e presiedere la Camera con tanti di quei navigatissimi colleghi era una cosa che poteva dare ansie pazzesche". L'esponente di Rifondazione venne invitato ad Atreju: "Fu contestatissimo al suo interno per aver accettato. E invece insieme buttammo giù alcuni muri". Non ha nascosto di avere nostalgia di quella politica: "Parlo di una profondità e di un livello che oggi si incontra più difficilmente. Basta vedere la violenza che usa il M5S contro di me". Alla domanda sul futuro insieme a Matteo Salvini ha risposto: "Non è facile mai. Ma abbiamo valori comuni, un orizzonte dentro il quale poter lavorare insieme".

La Meloni infine si è complimentata con Sanna Marin, neopremier finlandese: "Sono davvero molto contenta di vedere delle donne ai massimi livelli istituzionali nei loro rispettivi Stati". L'auspicio è che "queste donne facciano bene per tranquillizzare coloro che pensano che un Paese non possa essere messo nelle mani di una donna".

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