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Gozi non tradisce Macron: "Lascio il governo, non En Marche"

"Mi dimetto da responsabile agli Affari europei del governo francese per evitare ogni strumentalizzazione politica. Ma continuerò il mio lavoro per Macron". Così Sandro Gozi dopo le polemiche per il suo ruolo di consulente per il premier maltese

Gozi non tradisce Macron: "Lascio il governo, non En Marche"

La verità di Sandro Gozi sulla vicenda del doppio incarico per Francia (responsabile agli Affari europei) e Malta (consulente del premier Joseph Muscat) è tutta nel post pubblicato su Facebook. Dove l'ex sottosegretario dei governi Renzi e Gentiloni ha spiegato il suo passo indietro dal governo francese con i "vili attacchi" di una certa stampa. Non Il Giornale, questa volta, ma il team composto da Le Monde e Times of Malta che ha scoperto come Gozi abbia lavorato come consigliere del presidente del Consiglio maltese senza avvertire, come previsto dalla legge francese, l'Haute autorité pour la transparence de la vie publique (Hatvp).

Nella sua lunga confessione affidata alla rete, Gozi comunica ufficialmente le sue dimissioni dal gabinetto transalpino "per evitare qualsiasi strumentalizzazione politica che potrebbe danneggiare il Capo del Governo".

Un ruolo, quello di responsabile agli Affari esteri per conto del premier Edouarde Philippe, rivestito "dal 1° agosto 2019, come dipendente a tempo pieno", scrive Gozi, per poi precisare di avere "adempiuto ai miei obblighi di rendicontazione in qualità di consulente ministeriale dell'Hatvp entro i termini di legge". L'ex deputato del Pd parla di "vili attacchi" subiti a causa del progetto che porta avanti da "molti anni", ovvero "la realizzazione dell'ambizione transnazionale". In parole povere, la creazione di una democrazia europea. Obiettivo da raggiungere, come spiegato alla Leopolda dallo stesso Gozi, attraverso un asso Renzi-Macron. Ed è proprio al presidente francese che Gozi si rivolge alla fine del post. Infatti, dopo aver ringraziato "il Primo Ministro e il personale di Matignon per il lavoro svolto insieme e per la fiducia condivisa", l'ex militante del Msi assicura "ancora una volta il mio impegno a favore" del partito di Macron, En Marche, "e della nostra lotta politica".

Infatti, il politico forlivese si è candidato alle ultime elezioni europee con En Marche e attende il perfezionamento della Brexit per fare il suo ingresso al Parlamento europeo.

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