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Migranti, tensione con Malta. Conte: "Italia lasciata sola"

Bufera dopo la chiusura dei porti italiani. L'Ong in attesa di istruzioni. Il premier: "Malta non si fa carico dell'emergenza"

Migranti, tensione con Malta. Conte: "Italia lasciata sola"

Conte prende la parola sulla lite tra Malta e l'Italia in merito allo sbarco di oltre 600 migranti a bordo della nave Aquarius della Ong Sos Mediterranée. I fatti sono noti: oggi Salvini, insieme al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, ha annunciato la chiusura dei porti alle imbarcazioni cariche di migranti. E ha chiesto a La Valletta di assumersi le sue responsabilità. Dal Pd a Saviano, la sinistra è andata all'attacco del governo giallo-verde.

Alla fine di un vertice con i due vicepremier, è Conte (di ritorno dal G7 in Canada) a chiarire le mosse dell'esecutivo. "Al premier maltese Joseph Muscat - ha detto il presidente Conte - che ho contattato personalmente questa sera ho chiesto chiaramente che si facesse carico almeno del soccorso umanitario delle persone in difficoltà che si trovano sull'Aquarius. Muscat, pur comprendendo la situazione, non ha assicurato però alcun intervento anche in chiave umanitaria. Si conferma l'ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell'Europa, a intervenire e a farsi carico dell'emergenza".

Intanto l'Aquarius ha fatto sapere di aver ricevuto l'ordine dall'Mrcc di Roma di rimanere ferma nella posizione in cui si trova. Ovvero a 35 miglia nautiche dall'Italia e a 27 miglia da Malta. "Noi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione dalle autorità di Malta - aveva spiegato oggi Alessandro Porro, soccorritore sulla nave Aquarius, ai microfoni di Sky TG24 - Noi abbiamo ricevuto nel pomeriggio una mail in copia in cui l'Mrcc di Roma contattava l'omologo di Malta e non sappiamo quali siano state le eventuali altre comunicazioni. Abbiamo contattato l'Mrcc di Roma continuamente per avere chiarimenti, le indicazioni fino a un certo punto sono state, fino a che abbiamo raggiunto l'altezza di Malta, di procedere a nord e in questo momento non abbiamo istruzioni specifiche di cosa fare".

E mentre l'Onu chiede "soluzioni rapide" per i migranti e l'Ong denuncia le difficili condizioni in cui sono costretti i profughi, Conte ha fatto sapere che "è stato disposto l'invio di due motovedette con medici a bordo pronti a intervenire al fine di garantire la salute di tutti gli occupanti dell'Aquarius che dovessero averne necessità". Ma per ora Roma non sembra intenzionata a fare passi indietro. "L'Italia - ha aggiunto il premier - si ritrova ad affrontare in totale solitudine l'emergenza immigrazione. Il problema è stato da me posto anche nel corso del G7 a tutti i partner europei in questi ultimi giorni dove ho anticipato che i flussi migratori devono essere gestiti in maniera condivisa anche per ciò che riguarda tutte le iniziative volte a prevenire le partenza. Il regolamento di Dublino va radicalmente cambiato: abbiamo il dovere di modificarlo sia nell'interesse dei cittadini italiani sia nell'interesse delle tante donne, bambini e uomini che si ritrovano ad affrontare viaggi in situazioni così emergenziali da mettere a rischio la propria vita".

Poco dopo l'intervento di Conte, a rispondergli per le rime ci ha pensato il premier maltese Muscat. Che accusa l'Italia di violare le regole internazionali. "Siamo preoccupati per la direzione presa dalle autorità italiane sull'Aquarius, che è in alto mare. Vanno manifestamente contro le leggi internazionali e rischiano di creare una situazione pericolosa per tutti coloro che sono coinvolti", ha scritto su Twitter il primo ministro dell'isola. La Valletta rigetta al mittente le accuse di non volersi far carico dell'emergenza. Il loro operato, sostiene Muscat, "è pienamente conforme agli obblighi internazionali e non accoglierà la nave nei suoi porti.

Continueremo, ove possibile, a condurre evacuazioni mediche di emergenza individuali e umanitarie".

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