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Orfini attacca Di Maio: "Vergognati e chiedi scusa su Bibbiano"

Su Twitter, il deputato del Pd Matteo Orfini commenta lo stop ai domiciliari per il sindaco dem di Bibbiano attaccando Luigi Di Maio: "Come ha detto Zingaretti tanti dovrebbero chiedere scusa", soprattutto "il ministro degli Esteri"

Orfini attacca Di Maio: "Vergognati e chiedi scusa su Bibbiano"

Non c'è un attimo di pace per il governo, alle prese con un diluvio di polemiche, tra Mes e prescrizione, che rischiano di far saltare in aria l'esecutivo giallorosso. Mentre procede, finora senza grossi risultati, la trattativa tra M5s e Pd per la riforma della prescrizione, con abolizione della stessa dopo la sentenza di primo grado (voluta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede), nelle ultime ore il tasso di litigiosità nella maggioranza è aumentato ulteriormente. A far salire la tensione è stata la decisione con cui la Cassazione, mercoledì, ha definito insufficienti gli indizi che avevano portato alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il sindaco di Bibbiano, il dem Andrea Carletti, accusato di abuso d'ufficio e falso nell'ambito dell'indagine "Angeli e demoni".

Durissima la reazione di Nicola Zingaretti e Matteo Renzi. Il segretario del Pd ha parlato di una "campagna indecente" contro i dem. "Il sindaco di Bibbiano non si dimentica: chi chiederà scusa ad Andrea Carletti? La giustizia sta facendo chiarezza con nostro sostegno. A chi ha utilizzato una storia di cronaca per una campagna politica dico nuovamente: vergognatevi!", il commento su Twitter di Zingaretti. Mentre il leader di Italia Viva ha puntato il dito contro la "montagna di fango vergognosa contro un uomo che non meritava quel trattamento. Ricorderete come l’arresto venne usato: il grimaldello per costruire la battaglia politica di chi ha più a cuore i sondaggi che la verità. La giustizia è una cosa seria. Lasciarla in mano ai giustizialisti rende questo Paese un posto barbaro. In attesa che qualcuno chieda scusa, un abbraccio a quel sindaco".

Una volta tanto i due ex compagni di partito si sono trovati d'accordo, usando i concetti di "scusa" e "vergogna". Proprio come il deputato dem Matteo Orfini. L'ex presidente del Pd, però, a differenza di Renzi e Zingaretti, ha fatto nomi e cognomi. Prendendosela con il politico che più ha attaccato i dem dopo l'esplosione del caso degli affidamenti illeciti, definendo il Pd come "il partito di Bibbiano": Luigi Di Maio. Ed è proprio al capo politico dei 5 Stelle che Orfini si rivolge nel suo ultimo post su Twitter: "Molti - scrive il parlamentare dem - si dovrebbero vergognare per aver speculato su Bibbiano. Tanti dovrebbero chiedere scusa, come ha giustamente detto Zingaretti. Ma ce ne è uno che più di chiunque altro avrebbe il dovere di farlo: l'attuale ministro degli Esteri". Cioè Di Maio. Un attacco in piena regola tra alleati di governo che rischia di far traballare ancora di più i giallorossi.

Orfini, tra l'altro, non è nuovo a critiche anche aspre nei confronti degli altri partiti della maggioranza. Il deputato romano, sul tema dell'immigrazione, non perde occasione per chiedere "discontinuità", come successo martedì 3 dicembre, sui rapporti con le ong, accusando il governo di "comportarsi come Salvini, ma con più garbo". Per Orfini, è indispensabile "cancellare quei decreti", ovvero i decreti sicurezza che portano il nome dell'ex ministro dell'Interno, liberare quelle navi e non considerare l'umanità un reato".

Il riferimento di Orfini era alla Alan Kurdi, la nave della ong Sea Eye che, alla fine, ha potuto sbarcare i suoi 61 migranti, oltre ai 60 portati sulle coste italiane dalla Ocean Viking.

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