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La Raggi va a braccetto con l'Anpi. E "cancella" la via per Almirante

Roma approva la mozione del M5S, firmata dalla stessa Raggi, contro l'intitolazione delle vie a "esponenti politici portatori di ideologie riconducibili al 'disciolto partito fascista"

La Raggi va a braccetto con l'Anpi. E "cancella" la via per Almirante

Dopo le polemiche la reazione. Contro Almirante e contro chi, solo alcuni giorni fa, aveva approvato la mozione per dedicare una via al leader del Movimento Sociale Italiano. Stasera l'assemblea capitolina ha approvato la "contromozione" tanto attesa (dall'Anpi). Nel testo si legge che la giunta dovrà impegnarsi "a non procedere alla intitolazione di toponimi, o comunque di nomi di luoghi e strutture pubbliche, a esponenti politici portatori di ideologie riconducibili al 'disciolto partito fascista' o a persone che si siano esposte con idee antisemite e razziali". Tanti saluti alle belle parole sulla pacificazione nazionale.

A firmare la "contromozione" sono stati i consiglieri M5S e la stessa Virginia Raggi. Solo dieci giorni fa alcuni esponenti grillini avevano votato insieme a FdI la mozione in favore di Almirante. Ma le polemiche politiche avevano spinto nella notte il sindaco a mostrare il cartello rosso dello stop e riportare il M5S nelle fila "antifasciste". E ora il M5S è andato oltre, cancellando di fatto la possibilità che Roma abbia una strada dedicata "uno di quei pochi politici cui si poteva dare la mano senza paura di sporcarsela", come scriveva Montanelli.

"Lo ribadiamo forte e lo gridiamo a voce alta - ha scritto in una nota il M5S capitolino - Roma è e rimarrà una città orgogliosamente antifascista. È questo il senso della mozione che abbiamo portato e approvato oggi in Aula Giulio Cesare". Nei giorni scorsi erano state violente le proteste da parte della sinistra, del Pd capitolino e della Comunità ebraica romana. Tensioni che hanno imbarazzato il primo cittadino, costretto così ad accodarsi al coro degli anti-Almirante. "Roma città aperta non tradisce le sue radici e la sua memoria che l'Aula ha il dovere di tramandare alle generazioni future. - prosegue la nota del M5S - Per questo motivo, proporremo di inserire nello Statuto chiari riferimenti ai valori antifascisti della Capitale. Sarà l'approdo di un percorso condiviso e di un'ampia e profonda sinergia con il Comitato Provinciale dell'Anpi di Roma e con tutti i soggetti che si riconoscono nei valori dell'antifascismo".

Ed è proprio l'Anpi il primo ad esprimere "soddisfazione" per l'approvazione della mozione. "Importante - plaudono i partigiani di Roma - anche avere fatto riferimento costituzionale dell'antifascismo da inserire nello statuto comunale, così da offrire nuovi elementi normativi al divieto di ogni manifestazione fascista e razzista". Grida allo scandalo, giustamente, Giorgia Meloni. Che pochi istanti dopo l'ufficializzazione del blitz grillino si è lanciata all'attacco del M5S romano. "Giorgio Almirante è stato un grande uomo politico italiano che ha solcato la storia democratica di questa nazione, rappresentando milioni di elettori - sono le parole della leader di FdI - Oggi è giusto intitolare una via a questo uomo importante della nostra storia nazionale. Ci dispiace la gazzarra che sta facendo il M5S in Assemblea capitolina per impedirla, perché in realtà è solamente un modo per far dimenticare i problemi del sindaco Raggi e del suo partito sull'inchiesta legata allo stadio della Roma".

La storia non è ideologia. Bisognerebbe ricordarlo. E spesso basterebbe poco per chiudere, bene, una pagina complicata della nostra storia. "A Roma - ha fatto notare la Meloni - di vie intitolate a gente che aveva aderito al fascismo negli del fascismo è piena. Quindi le comunico che dovrete modificarle come via Gabriele d'annunzio, via Giovanni Gentile via Gaetano Azzariti, via Guglielmo Marconi e altri.

Che cosa vuole vietare?".

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