Politica

Sea Watch, Salvini va allo scontro: "Userò ogni mezzo per fermarli"

La nave dell'ong tedesca forza il blocco. Si muovono le motovedette della Marina. Salvini vieta lo sbarco: "Pronto a schierare la forza pubblica"

Sea Watch, Salvini va allo scontro: "Userò ogni mezzo per fermarli"

Non appena il capitano Carola Rackete ha forzato il blocco entrando in acque italiane, si sono mosse una motovedetta della Guardia di Finanza e una della Guardia costiera per intimare alla nave Sea Watch 3 l'alt. Uno strappo senza precedenti che obbliga Matteo Salvini a intraprendere contromisure altrettanto dure. "Userò ogni mezzo lecito per fermare una nave fuorilegge, che mette a rischio decine di immigrati per uno schifoso giochino politico", annuncia il ministro dell'Interno ribadendo che non darà mai l'autorizzazione allo sbarco.

"Basta, entriamo. Non per provocazione, per necessità, per responsabilità". E sul proprio profilo Twitter che l'ong tedesca lancia l'assalto alle coste italiane. Dopo quindici giorni di stallo, segnati da continue forzature per poter rompere il blocco imposto dal decreto Sicurezza bis, la Rackete decide di entrare nelle acque territoriali italiane calpestando così le nostre leggi e il provvedimento che le era stato portato a bordo dalla stessa Guardia di Finanza. "So cosa rischio ma i 42 naufraghi a bordo sono allo stremo - spiega il capitano in un altro post - li porto in salvo". Al loro arrivo a Lampedusa tutti i componenti dell'equipaggio rischiano una denuncia. "Non solo la sbruffoncella della comandante che fa politica sulla pelle degli immigrati...", annuncia Salvini durante una diretta Facebook. E, mentre la Sea Watch 3 va verso il sequestro amministrativo, per l'ong scatta una multa di 50mila euro. Dal Viminale è comunque arrivato subito il divieto assoluto a sbarcare. "Piuttosto schiero la forza pubblica - tuona il vicepremier leghista - i diritti del mio Paese vengono prima di tutto il resto".

Attualmente Salvini si sta muovendo su più fronti. Se da una parte punta a far rispettare le restrizioni imposte dal decreto Sicurezza bis, dall'altra cerca di far sentire la propria voce in Europa dove i Paesi, che dovrebbero rispondere delle azioni della Sea Watch, fanno finta di nulla. Da qui le telefonate al premier Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi affinché chiedano ai governi olandese e tedesco di fare la propria parte. "Non esiste che ci siano Paesi che ne se fottono", spiega il leghista secondo cui questo strappo dimostra "l'ennesima dimostrazione" dell'inestistenza dell'Unione europea.

"I confini italiani sono sacri - incalza - se qualcuno pensa di essere al di sopra della legge ne pagherà le conseguenze fino all'ultimo".

Commenti