Cronaca locale

Le bulle di Roma colpiscono in metro

Una donna è stata presa di mira e aggredita da una baby gang di quattro ragazze, straniere dell'Est

Le bulle di Roma colpiscono in metro

In ogni quartiere di Roma sono in aumento le band di giovanissime, sia straniere che italiane, che si destreggiano tra spaccio di sostanze stupefacenti e raid ai minimarket per fare incetta di alcolici. Non sono rari anche gli episodi di bullismo ai danni dei cittadini, che rischiano anche di essere derubati. Come riportato dal dorso di Roma del Corriere della sera, una di queste bande la scorsa domenica, 20 marzo, ha preso d’assalto la metropolitana in tarda mattinata. Erano circa le 11.30 del mattino quando, alla fermata Garbatella della metropolitana B, una trentenne è stata presa di mira dalle bulle di turno mentre era in attesa del convoglio. Grazie alla sua immediata reazione e alla presenza di due persone che hanno preso le sue difese, per la donna non ci sono state gravi conseguenze. Anche se adesso è terrorizzata all’idea che il gruppetto, formato da quattro ragazze straniere dell'Est, possa rintracciarla.

Si era solo scattata una foto

La giovane ha raccontato quanto subito agli investigatori che si sono messi subito sulle tracce della banda. “Ero seduta sulla banchina direzione Termini in attesa della metro, poco distante da un ragazzo e una donna. Di fronte, sulla banchina opposta, direzione San Paolo, c'erano quattro ragazze sui vent' anni...”, ha ricordato la donna che ha poi proseguito precisando che si doveva incontrare con alcuni amici ai quali, per far vedere che era in orario, ha mandato una sua foto da seduta, con dietro il muro. Le quattro ragazze della banchina opposta hanno però iniziato a urlare e a insultare la poveretta con vari sinonimi della parola prostituta. “Dicevano che avevo fatto loro una foto, che non si poteva, che dovevo cancellarla. Io all'inizio non avevo capito si riferissero a me, poi, con voce calma, ho risposto che avevo fotografato me stessa. Dopodiché non ho più parlato. Due di loro hanno iniziato a correre e sono arrivate sulla mia banchina, hanno continuato ad insultarmi e a minacciarmi, dicendo che dovevo far vedere loro il cellulare...”.

A quel punto, trovandosele davanti a pochi metri di distanza, la donna si è impaurita e, cercando di mantenere la calma, ha detto loro che non avrebbe preso il cellulare perché temeva glielo volessero rubare. Una delle bulle ha urlato che voleva solo vedere le foto e che avrebbe chiamato la polizia. Poco dopo, quando la 30enne ha approvato l’idea di allertare le forze dell’ordine, le è stata lanciata contro una bottiglia da un litro e mezzo di Coca-Cola mezza colma che per poco non l’ha presa in pieno. Fortunatamente, dopo il lancio della bottiglia un ragazzo che aveva visto tutto è intervenuto in suo aiuto mettendosi tra la vittima e le sue carnefici che però non avevano nessuna intenzione di andarsene. In soccorso è arrivata anche un’altra donna.

Quattro ragazze dell'Est

Quando è giunto il treno la vittima ha tirato un sospiro di sollievo: “Siamo riusciti ad entrare sul vagone e loro hanno continuato ad insultare, aggiungendo che una era incinta e non si potevano fare foto”. Inizialmente la donna aveva pensato che le quattro stessero cercando in tutti i modi di trovare una scusa per attaccare briga, ma poi non ha escluso che il loro obiettivo fosse quello di rubarle il telefono. Ha poi ringraziato quel ragazzo che non si è voltato dall’altra parte e l’ha invece difesa rischiando la sua vita. Gli investigatori hanno avviato le indagini, visionato le telecamere di sicurezza presenti che hanno ripreso la scena durata circa cinque minuti, e individuato le ragazze: sono straniere dell'Est, ben note alle forze dell’ordine perché già in passato avevano provocato i passeggeri per derubarli, o anche solo per bullizzarli. La prossima bravata sarà punita.

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