Calcio

Il futuro dell'Italia è davvero azzurro: scopriamo i giovani talenti dell'Under 21


Da Kayode a Calafiori, passando per Fabbian, Baldanzi, Colombo, la sensazione è che abbiamo un futuro davvero azzurro

Il futuro dell'Italia è davvero azzurro: scopriamo i giovani talenti dell'Under 21

Ascolta ora: "Il futuro dell'Italia è davvero azzurro: scopriamo i giovani talenti dell'Under 21"

Il futuro dell'Italia è davvero azzurro: scopriamo i giovani talenti dell'Under 21

00:00 / 00:00
100 %

Il passaggio da "azzurrini" ad "azzurri", un sogno ambito da tutti i calciatori. Un percorso di crescita nella Nazionale Under 21, che si spera possa essere propedeutico al grande salto in quella maggiore. Diversi i prospetti interessanti si stanno mettendo in mostra con il ct Carmine Nunziata. Ad iniziare dalla difesa, con Michael Kayode e Riccardo Calafiori, che hanno le carte in regola per aspirare al grande salto. Il primo, classe 2004, con la Fiorentina di Vincenzo Italiano fa della duttilità il vero punto di forza, che gli permette di essere impiegato con continuità. Adattabile sia nel ruolo di terzino destro che in un centrocampo a 5, sta dimostrando di avere un ottimo rendimento in qualunque posizione venga impiegato.

Il difensore del Bologna Calafiori è uno dei pilastri del bellissimo campionato della formazione di Thiago Motta. Come nel caso di Kayode, anche per il classe 2002 la capacità d’adattarsi in più posizioni del campo, con rendimento inalterato, gli può permettere di fare il salto nella Nazionale dei “grandi”. Piazza bolognese che ha dato anche a Giovanni Fabbian la possibilità di far vedere a tutti di come possieda il talento e le qualità per esplodere definitivamente. Classe 2003, uno dei segreti della stagione straordinaria della squadra di Motta, non solo nella capacità d’interdizione. Ma anche in quella di sapersi inserire e colpire le difese avversarie. I 4 gol realizzati in maglia rossoblù in campionato, unito a quello nella vittoria contro la Lettonia, una chiara dimostrazione di come Giovanni sia in grado di farsi sentire anche dal punto di vista realizzativo. Non sarà un compito prioritario per un centrocampista, ma tant’è che ha rappresentato una variabile importante sia per Motta che per Nunziata. Un incursore nel vero senso della parola, che sta contribuendo a tenere vivo il sogno di tutta la città di Bologna, di centrare una storica qualificazione in Champions League.

Arriviamo all’attacco. In un momento storico in cui Luciano Spalletti fatica a trovare un centravanti in grado di determinare l’esito delle partite, guardare all’Under 21 potrebbe essere utile. Il nome di Lorenzo Colombo potrebbe rientrare nei piani del c.t azzurro. Non verrà preso in considerazione per gli Europei di giugno, ma a partire da settembre chissà che non possa essere inserito in pianta stabile nella Nazionale Maggiore. Un 2002, in forza al Monza, in prestito dal Milan, che ancora ha dei margini di crescita per spiccare il volo. Cosa che ha fatto, durante il mercato di gennaio, Tommaso Baldanzi. Dall’Empoli alla Roma, da una squadra che lotta per la salvezza ad un’altra che ambisce alle posizioni di vertice, salto migliore non poteva esserci per il fantasista toscano. Che adesso è fuori per infortunio, ma una volta recuperato, può rappresentare un’arma in più per Daniele De Rossi nella parte finale della stagione giallorossa. Con la possibilità reale e concreta, di andare a formare con Dybala e Lukaku, un tridente nelle condizioni di far aumentare la capacità offensiva dei giallorossi, unita ad un’imprevedibilità che può mettere spesso e volentieri in difficoltà le difese avversarie. Fantasista in grado d’accendersi ancora ad intermittenza, può diventare un prospetto di calciatore nelle condizioni d’ambire alla Nazionale maggiore, se riuscirà a mettere da parte la discontinuità che ha avuto con la formazione toscana. E diventerà finalmente determinante e decisivo sempre e comunque. Il calcio non è mai stata una scienza esatta, la stessa cosa si può affermare adesso nelle scelte che farà l’ex tecnico di Certaldo nel mese di maggio.

La sensazione è che uno dei tanti prospetti interessanti dell'Under 21 potrebbe anche rientrare tra i 23 che andranno a difendere il titolo europeo conquistato tre anni fa. Chi sarà è presto per dirlo, lo stabilirà la parte finale di campionato e, ovviamente, la voglia del tecnico azzurro di lanciare un giovane in un determinato ruolo. Mal che vada questi giovani rappresenteranno il futuro a partire dal mese di settembre. Quando inizieremo il nostro percorso che si spera ci possa ricondurre al Mondiale, dopo le ultime due cocenti delusioni culminate con la mancata partecipazione a Russia 2018 e Qatar 2022.

Ripartire all’assalto della qualificazione al Mondiale con diversi giovani in rampa di lancio, medicina migliore non potrebbe esserci per iniziare ad imporci all’attenzione del mondo.

Commenti