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La testata, la rissa col Verona poi le scuse: ora D'Aversa rischia l'esonero

Il tecnico del Lecce D'Aversa rischia l'esonero dopo la testata rifilata all'attaccante veronese Henry nella rissa scoppiata a fine partita

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Roberto D'Aversa finisce nell'occhio del ciclone dopo la testata all'attaccante dell'Hellas Verona, Thomas Henry nel convulso finale di Lecce-Verona. Brutto epilogo nel lunch match di oggi domenica 10 marzo con i salentini che sono usciti sconfitti di misura dallo scontro salvezza contro i gialloblù di Baroni, per il gol decisivo di Folorunsho. Ora la posizione del tecnico è al vaglio del club salentino e rischia l'esonero.

Cosa è successo

I nervi sono tesissimi subito dopo il 90' e in campo succede di tutto prima del rientro negli spogliatoi. Subito dopo il triplice fischio, mentre il Verona festeggiava la vittoria si nota D'Aversa che si avvicina minacciosamente al francese Henry, colpendolo alla fine con una testata in pieno volto. A quel punto le due squadre sono arrivate a venire in contatto dando vita a una piccola rissa in campo. Il tutto sotto anche gli occhi degli assistenti dell'arbitro Chiffi.

Rosso diretto per l'attaccante dei gialloblù Henry, nervosissimo e portato via con la forza dal vice ds Gennaro Del Vecchio, ex dirigente ed ex giocatore dei pugliesi. Henry, che durante la partita si è 'beccato' spesso con Pongracic, lamentava di essere stato colpito: "Avete visto cosa è successo", le sue parole riportate da Sky. Espulso naturalmente anche D'Aversa, che adesso rischia anche una lunga squalifica dal Giudice Sportivo.

Le scuse e il rischio esonero

Dopo qualche ora di riflessione D'Aversa ha pubblicato un post di scusa sui suoi profili social. "Desidero chiedere scusa a tutti e al contempo ricostruire brevemente il triste e spiacevole episodio che mi ha visto protagonista in negativo al termine della partita Lecce-Verona - le parole del tecnico -. Sono venuto a contatto testa a testa con Henry, ma non ho colpito con una testata il calciatore veronese, né l'ho ricevuta da lui. Si è trattato di un contatto fisico, di un pessimo esempio, di un'immagine anti sportiva figlia della grande tensione e dell'adrenalina, che però non devono e non vogliono essere mie scusanti né attenuanti. Ho sbagliato e chiedo scusa. Mi sono lasciato trascinare dalla foga e ho perso lucidità, ma non al punto di colpire un'altra persona. Questo non mi appartiene, lo respingo e non lo accetto. Ancora una volta mi scuso con Henry, con il pubblico leccese, veronese e italiano, con gli arbitri, con i due club, con la mia dirigenza, il mio staff e la mia squadra".

A Sky Sport D'Aversa aveva precedentemente detto: "Non sono entrato in campo per dare una testata a Henry, la mia intenzione era quella di allontanare i miei giocatori perché evitassero squalifiche in vista della gara contro la Salernitana. È stato un gesto brutto a prescindere ma non era premeditato, l'avrei detto se lo fosse stato. C'è da scusarsi. La mia intenzione non era di andare da Henry direttamente, ma gli ultimi 7-8 minuti di partita sono stati una provocazione continua".

Dopo poco è arrivato anche il comunicato ufficiale del Lecce che ha preso le distanze dal proprio tecnico:"L’U.S. Lecce, con riferimento all’episodio che ha visto coinvolto l’allenatore D’Aversa ed il giocatore del Verona Henry, pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto contrario ai principi ed ai valori dello sport".

Una presa di posizione doverosa che mette a rischio la posizione del tecnico, in discussione anche per il rendimento degli ultimi mesi. Nel girone di ritorno i giallorossi hanno conquistato una sola vittoria, lo scorso 2 febbraio contro la Fiorentina.

Il nome più caldo in caso di esonero è quello di Leonardo Semplici.

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