Cintula il libertario, poeta con la pistola. "La sua riforma tv è anti democratica"

"L'ho fatto perché sono in disaccordo con le politiche del governo" è la prima ammissione dell'attentatore che ha sparato al premier slovacco Robert Fico

Cintula il libertario, poeta con la pistola. "La sua riforma tv è anti democratica"
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«L'ho fatto perché sono in disaccordo con le politiche del governo» è la prima ammissione dell'attentatore che ha sparato al premier slovacco Robert Fico. La pista politica interna, che ha fatto scattare la molla assassina di uno scrittore slovacco legato a un partito social liberale di opposizione era la più probabile fin dalle prime ore. Legata alla contestata legge di riforma delle tv, in particolare quella di stato, fortemente voluta dal primo ministro gravemente ferito nell'attentato. La pista esterna connessa alla posizione del primo ministro che non vuole più fornire armi all'Ucraina e strizza l'occhio a Mosca è sempre stata in secondo piano. E altre ipotesi sulla nuova centrale nucleare avversata da una parte della popolazione oltre alla deriva populista di Fico con minoranze e immigrati, che gli hanno valso il soprannome di «Orbán slovacco» appaiono più fantasiose. Al di là delle prime conferme esiste un'unica certezza: si tratta del primo attentato nell'Unione europea a un capo di governo, che fa scattare l'allarme per la fragilità della democrazia. E per la violenza che può scaturire dal dibattito pubblico anche in altri Paesi come l'Italia dove si sta alimentando un clima di forte contrapposizione, se non di odio, a meno di un mese dalle Europee.

Prima di scandagliare la motivazione dell'attentatore e le piste, però, bisogna porsi delle domande sul ruolo della scorta. «Robo vieni qui» è la frase banale che ha attirato Fico verso il suo attentatore, in mezzo a uno sparuto gruppo di sostenitori, dietro esili transenne, nella cittadina di Handlova. Sembra quasi che il premier sia stato lasciato solo davanti a chi ha tirato fuori una pistola per sparare a bruciapelo. Le sue guardie del corpo non hanno fatto minimamente scudo anche se l'attentatore è stato subito immobilizzato. Juraj Cintula, un uomo di 71 anni, che dalle prime foto dell'arresto appare come un anziano con la barba grigia piuttosto che un Rambo addestrato al peggio.

Cintula è uno scrittore slovacco che vive a Levice e ha pubblicato delle raccolte di poesie. Un intellettuale «di sinistra», secondo i media locali, perché sarebbe affiliato al partito di opposizione Slovacchia progressista. Il movimento, social-liberale, fa parte del gruppo Renew Europe nel Parlamento di Strasburgo ispirato dal presidente francese Emmanuel Macron. Nonostante l'identificazione con il centro sinistra il partito dell'attentatore annovera, in Slovacchia, seguaci anche a destra. Le sue prime dichiarazioni, «l'ho fatto perché sono in disaccordo con le politiche del governo», confermerebbero la pista ideologica.

I parlamentari della maggioranza a Bratislava hanno subito accusato i giornalisti e l'opposizione di avere istigato indirettamente l'attentato a causa delle accuse alla nuova legge sull'informazione televisiva, voluta da Fico, e bollata come liberticida.

In realtà il primo ministro arriva da un passato comunista e si è trasformato in populista di sinistra, che ammicca a Mosca e critica Ue e Nato per l'appoggio all'Ucraina. Famosa la sua frase di non voler più mandare «un solo proiettile» a Kiev. La pista internazionale, una volta identificato l'attentatore, è passata in secondo piano, ma con la guerra nel cuore dell'Europa non si può mai escludere nulla. E potrebbe essere un altro motivo che ha aizzato Cintula.

Un attentato a Fico è anche un messaggio forte e chiaro al premier ungherese Viktor Orban, che con il presidente serbo, Aleksander Vucic, tutti dialoganti con Mosca, vuole correre a Bratislava al capezzale del capo del governo. Da Kiev il presidente Volodymyr Zelensky ha subito «condannato fermamente questo atto di violenza».

Per i familiari lo scrittore libertario, trasformato in attentatore, non ha mai avuto bisogno di cure psichiatriche.

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