Dal 1975 oltre mezz’ora in più per viaggiare da Genova a Milano

(...) sia aumentata di ben 37 minuti». In particolare, nel 1975 il rapido 925 viaggiava da Milano Centrale a Genova Brignole in 90 minuti; nel 2005 l’IC 623 Tigullio ci metteva 101 minuti; nel 2008 l’IC 661 Versilia allungava ancora di 3 minuti, portando la percorrenza a 104 minuti; nel giugno 2010 l’IC 679 - partenza da Milano centrale alle 18, arrivo a Principe alle 19.58 e a Brignole alle 20.07 - ci metterà 127 minuti. «Dato per scontato - annota la Genova-Milano Newsletter - che nel 1975 ci fosse meno traffico di treni regionali, non si giustificano comunque i 37 minuti di differenza fra treni della stessa categoria». Disagi ribaditi dal lettore pendolare Mario Lauro che rimpiange «la vecchia linea realizzata grazie a Cavour dal 1846 al 1853 per collegare Genova a Torino». Tutto questo alla vigilia di nuovi, prevedibili disagi ai passeggeri in quanto dal 14 giugno partiranno i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza della volta della galleria Mignanego-Ronco. Nei prossimi fine settimana avverranno chiusure selettive, con deviazione del traffico via Pontedecimo-Busalla, oltre a lavori di ristrutturazione che dureranno sei mesi. Questo comporterà la chiusura alternata di un binario. Pertanto Trenitalia ha deciso che i treni pari Genova-Milano, indipendentemente dalla chiusura del binario pari o del binario dispari, percorrano comunque la linea attuale fra Genova Principe e Ronco. I treni dispari Milano-Genova da Arquata cambieranno la percorrenza: saranno infatti deviati via Isola-Ronco-Busalla-Pontedecimo-Bivio Bersaglio-Genova principe. In alcuni orari sarà sperimentata la circolazione alternata sull’unico binario operativo della linea diretta Genova-Fegino-Ronco, «anche se ciò presenta problematiche di sezioni di blocco treno nella fermata di Mignanego».
Ai disagi vissuti quotidianamente dai viaggiatori si è aggiunta ieri l’avaria del «sistema automatico di diffusione sonora» nelle stazioni tra Genova Brignole e Sestri Levante. In quasi mezza Liguria non funzionavano gli altoparlanti per avvertire dell’arrivo e del transito dei treni.

A Nervi, Sestri Levante e Chiavari ci si è arrangiati con annunci vecchia maniera, fatti dal personale della stazione. A Quarto, Recco e Santa Margherita gli annunci li hanno fatti con un collegamento dalla stazione di Teglia. Il resto delle stazioni? Silenzio.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica