Fra tutti, ieri mattina al Lagaccio, sè fatta largo lei. Avanti negli anni, un po curva, ma piena di energia, di voglia di partecipare e offrire un contributo. Non solo morale, quel contributo: «Vi posso dare 50 centesimi - ha detto con voce ferma -. Sono vedova e non ho molte risorse con cui campare. Ma questi pochi soldi ve li dò volentieri». Poi se nè andata, mentre i vicini di casa e gli altri residenti del quartiere, toccati dal gesto, si scostavano per farle spazio. È stato un momento. Subito dopo è ricominciato l«assalto» al banchetto del Comitato cittadini del Centro Est, allestito per raccogliere fondi «a favore della riqualificazione della zona». «A favore, sia chiaro - precisa il presidente del Comitato, Felice Ravalli -, e non solo contro la prevista costruzione della moschea». Che comunque è vista come un insulto al buon senso e allauspicio di migliore vivibilità per unarea «trascurata dal Comune nonostante trentanni di promesse». Ravalli ricorda «la caserma Gavoglio. Anche lì vogliamo evitare uno scempio». Tanta è la sensibilità nei confronti dei problemi che la raccolta fondi è andata oltre le previsioni: 2mila euro versati in meno di tre ore, per formare un gruzzolo che serva a pagare le spese legali nella battaglia contro le scelte di Tursi. «Qui la gente non ne può più - insiste Ravalli -. Lesasperazione è tanta, anche se si manifesta con compostezza e senso civico. Ma sappiano, i responsabili, che questo non significa rassegnazione!».
Se vinceranno, i cittadini del Lagaccio daranno i soldi in beneficenza. Soldi «pesanti», di questi tempi: per farne a meno - dicono - ci devessere uno scopo che vale. Come il futuro del quartiere e quello dei meno fortunati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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