Il 65 per cento degli investimenti alla cura del ferro

Presentato ieri mattina alla sede della Camera di Commercio, in via de’ Burrò, il Masterplan per la crescita dello spazio metropolitano romano, ossia il Piano delle grandi opere infrastrutturali dell’area romana, redatto dal Censis su iniziativa della Cciaa di Roma e del Comitato locale UniCredit Group.
I risultati del lavoro sono stati illustrati in dettaglio da Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, alla presenza di Andrea Monorchio, presidente UniCredit Roma, Lorenzo Tagliavanti, vice-presidente della Camera di commercio di Roma e Luigi Abete, presidente dell’Unione Industriali di Roma. Per il Comune di Roma l’assessore all’urbanistica Roberto Morassut.
Sono 47 gli interventi in fase di realizzazione, rivela il monitoraggio del Censis. Otto in via di ultimazione o in fase di cantiere, 19 appaltati o in fase di progettazione, 20 di cui esiste lo studio di fattibilità o in fase di progettazione preliminare. Gli investimenti complessivi ammontano a 21,836 miliardi di euro, con una copertura delle risorse necessarie pari all’ 85,4 per cento. Le grandi opere all’interno del Masterplan hanno un valore medio di 465 milioni.
«A Roma si sta creando una distribuzione spaziale più equilibrata delle funzioni terziarie, in parte allontanate dal centro storico e insediate in aree meno congestionate - ha affermato Giuseppe Roma -. Contemporaneamente la capitale si sta dotando di attrezzature congressuali e fieristiche di livello internazionale e di sedi per grandi eventi legati alla cultura e al tempo libero».
Gli investimenti sono suddivisi fra rete metropolitana (10,45 miliardi), infrastrutture ferroviarie (4,17 miliardi) - la cura del ferro assorbe i due terzi degli investimenti globali - infrastrutture viarie (4,48 miliardi), infrastrutture portuali (879 milioni) e aeroportuali (462 milioni), grandi attrezzature urbane e metropolitane (1,38 miliardi). La copertura degli investimenti si deve in gran parte a finanziamenti pubblici, mentre il 18 per cento dei costi è coperto con capitali privati attraverso il project financing. Fra le opere in dirittura d’arrivo, biennio 2007-2008, figurano la terza corsia del Grande raccordo anulare, il completamento della Orte-Civitavecchia, l’ampliamento della terza corsia della Orte-Fiano Romano, l’adeguamento dell’aeroporto di Ciampino, la funivia della Magliana, il Tecnopolo Tiburtino.
«La nostra città non è ferma ma cammina di buon passo da alcuni anni» ha detto Tagliavanti: «Stiamo ragionando con Regione, Provincia e Comune di Roma per la costruzione di una nuova holding che avrà una dotazione finanziaria per la realizzazione di interventi infrastrutturali e la riorganizzazione di tutte le partecipazioni della Camera di commercio. Per rilanciare l’impegno metteremo a disposizione 50 milioni di euro per la nuova società».

«Serve però una nuova legge urbanistica nazionale che consenta ai Comuni di acquisire a basso costo aree da destinare ad edilizia pubblica, e di attivare in tempi più rapidi i progetti di project financing» ha rilevato Morassut. «Se riusciamo a rafforzare le piccole imprese e le facciamo diventare medie, possiamo aprire un tavolo e proporre progetti di project financing» ha dichiarato invece Abete.

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