Il 70% dei rapporti dei Servizi segreti riguarda la minaccia del terrorismo islamico

La Relazione 2016 al Parlamento fotografa l'attività dei servizi riguardo ai settori di competenza. L'Aise (sicurezza esterna) ha lavorato principalmente sull'analisi della minaccia terroristica e sull'estremismo internazionale: il 43 per cento delle informative inviate agli enti istituzionali e alle forze di polizia riguarda questo settore mentre un altro 30 per cento si è focalizzato sui Paesi mediorientali e sull'Africa settentrionale e subsahariana.

Nel complesso, dunque, oltre il 70% dei materiali informativi riguarda la minaccia jihadista e la situazione dei Paesi a maggioranza musulmana. Il 5 per cento delle informative ha analizzato la proliferazione delle armi di distruzione di massa. Analoga preoccupazione prevale nell'Aisi (sicurezza interna), con metà delle informative e delle analisi dedicate all'estremismo internazionale più un ulteriore 24 per cento focalizzato sull'immigrazione clandestina e la criminalità organizzata.

Sul fronte interno grande attenzione è stata data anche a quanto si muove nell'area dei movimenti antagonisti e potenzialmente eversivi (12 per cento delle informative) e alle minacce alla sicurezza economica nazionale (un altro 12 per cento). L'ultimo 2 per cento di attività si è concentrato sulle minacce allo spazio cibernetico e alle infrastrutture critiche.

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