82° SALONE INTERNAZIONALE DELL’AUTO - Ginevra 8-18 marzo

Dal loro osservatorio al di sopra delle parti, il presidente del Salone di Ginevra, Maurice Turrettini, e il direttore generale, André Hefti, quali prospettive vedono per l’industria dell’auto in Europa?
Hefti: «In un momento difficile per l’economia, la prima necessità per i costruttori di auto è quella di ridurre i costi. Una conseguenza evidente è la delocalizzazione delle fabbriche. Un’altra è la forte competizione per guadagnare quote di mercato».
Turrettini: «Per tenere testa alla concorrenza, bisogna investire nel marketing e comunicare in maniera sempre più vigorosa. Per questo, anche quest’anno alla nostra chiamata tutte le Case automobilistiche hanno risposto presente».
Da qualche anno il numero dei visitatori dei principali Saloni dell’auto tende a calare. Solo colpa della crisi?
Hefti: «Quest’anno ci attendiamo circa 700mila visitatori. Finché staremo sopra i 500mila, non ci sarà motivo di allarmarsi. Ma l’importante era e rimane la qualità dell’offerta, insieme con la facilità di accesso all’esposizione».
Turrettini: «Sotto questo profilo il nostro modello funziona ancora bene. Ma non restiamo fermi. Abbiamo arricchito e migliorato ulteriormente il Padiglione Verde, dove quest’anno si potranno anche provare su pista i veicoli ecologici. C’è poi la novità, tra le manifestazioni collegate, dell’assegnazione alla vigilia del Salone del Premio «Auto dell’Anno», che è il più importante riconoscimento a livello europeo. L’anno prossimo potremo ampliare la superficie coperta con l’aggiunta di altri 6.500 metri quadri, in modo da soddisfare tutte le richieste e rendere ancora più ricca l’esposizione. E nel 2014 ci sarà qualche altra novità».
Eventi sportivi, per esempio?
Hefti: «Ci piacerebbe, ma per gare ed esibizioni come al Motor Show di Bologna lo spazio non c’è».
L’informazione sulle novità dei costruttori viaggia sempre più su Internet. Per il Salone è una minaccia?
Hefti: «No. Perché i siti non bastano. Gli appassionati di auto vogliono ancora vedere in anteprima, toccare e sedersi dentro gli oggetti del loro desiderio».
Turrettini: «Riteniamo che Internet sia complementare. Per questo arricchiamo sempre di più il nostro sito ufficiale: per invogliare alla visita del Salone».


Tre buoni motivi, in sintesi, per spendere una giornata al Palexpo?
Turrettini: «Una location ideale perché facilmente raggiungibile. Un’esposizione a misura del visitatore, ampia ma non troppo. E poi, un Salone ricco come pochi, con un sacco di grandi novità».

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