Abatantuono e l'Italia Calcio Tv Dieci anni di Sorrisi & Palloni

Una squadra così è difficile trovarla. Non ha nemmeno un tifoso eppure tutti la amano. Ogni volta che scende in campo le tribune si riempiono degli unici spettatori al mondo che pagano per vedere brutte partite... L'antologia scritta e raccolta da Massimo M. Veronese con Diego Abatantuono

Abatantuono e l'Italia Calcio Tv 
Dieci anni di Sorrisi & Palloni

Una squadra così è difficile trovarla. Non ha nemmeno un tifoso eppure tutti la amano. Ogni volta che scende in campo le tribune si riempiono degli unici spettatori al mondo che pagano per vedere brutte partite. La Nazionale Calcio Tv è una squadra di adulti che sembrano bambini, non sono diventati famosi perché giocano a calcio ma giocano a calcio perché sono diventati famosi. 10 anni di vita, ma la storia parte da più lontano, 268 partite giocate: perdono sempre poco ma non vincono mai niente perché le uniche buone azioni che fanno sono fuori dal campo: più di 3 milioni e mezzo di fondi raccolti per la solidarietà, progetti sociali, reparti pediatrici, viaggi della speranza. A raccontare 10 anni di calci, risate e amore per gli altri è «Sorrisi & Palloni» (160 pagine, 22euro,Gruppo Editoriale Viator) un’antologia scritta e raccolta da Massimo M.Veronese con Diego Abatantuono (qui riportiamo il suo racconto) e 50 volti popolarissimi tra cui Gene Gnocchi, PaoloBonolis,Umberto Smaila,«Striscia la Notizia» da Jimmy Ghione a Max Laudadio, da Moreno Morello Capitan Ventosa fino al Gabibbo in persona. Fidatevi: si ride. E si aiuta chi soffre.

Yo soy el Diego...
di Diego Abatantuono

La Nazionale calcio tv in origine nemmeno si chiamava così ma «Team Abatantuono» perchè ero l’unico famoso della squadra. Poi si è arricchita, si fa per dire, di nomi e si è trasformata in «Nazionale Comparse». Con gli anni sono così arrivati il portiere Marco Bellavia detto Bicchierino perché ormai da anni si è bevuto il melone; Teo Mammuccari, il Maradona della Magliana; Maurinho Di Francesco; Jimmy Ghione il «Latrin Lover»; Umberto Smaila, detto «Due pesi e due misure»; Fargetta il marito della parrucchiera; Gene Gnocchi il Savicevic di Corso Sempione; i Turbolenti, gli unici che possono essere schierati in ogni zona del campo perché tanto il risultato è lo stesso, e Capitan Ventosa noto alle cronache per aver intentato causa a «Striscia la Notizia» perché diceva che i capelli gli erano andati via per colpa della ventosa, quando invece era già pelato da prima. Pensare che all’inizio lo chiamavamo Dj Lucas, anche se non capiva un cazzo di dischi, solo, come canta Vasco Rossi, per dare un senso a chi un senso non ce l’ha….

Lo schema di gioco della squadra in compenso è lo stesso da anni: il rombo con le patate, due ali larghe, due cosce di pollo e due puntarelle. Con le acciughe.

Il migliore di tutti noi, e si sa sono sempre i migliori quelli che se ne vanno, è sempre stato il popolare attore trasformista siculo-lombardo, ex Circo Medrano, Ugo Conti, che è nato e cresciuto (poco) con me. In Ugo, che ha il nome di grande 10 ma è un 2 di picche, ho sempre visto Kaka,nel modo di toccare la palla, come movimenti e come fantasia. Infatti tutte le volte che gioca gli dicono tutti: «Fai Kaka, Ugo, fai veramente Kaka…».

In tutti questi anni ne abbiamo viste delle belle e soprattutto ne abbiamo viste delle brutte.

La fortuna della squadra è che la simulazione non viene punita con l’espulsione senno in campo non resterebbe nessuno dato che da anni simulano di essere dei calciatori. Io è un po’ che non ci vado. E da quando non ci sono più io manca il gioco.

Non so se mi spieco….  

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