La Abbagnato a Sanremo con Bonolis

MilanoDi certo porterà all’Ariston un tocco di eleganza in più. Se, come sembra pressoché sicuro, Eleonora Abbagnato sarà una delle dame di Paolo Bonolis durante le serate di Sanremo, bisogna dire che a guadagnarci sarà senz’altro il profilo di questo Festival che lentamente sta prendendo corpo a meno di un mese dal debutto. Trentenne, bellissima, Eleonora Abbagnato è una signora ballerina visto che è la prima étoile all’Opéra Garnier di Parigi. Lei non balla, vola. Non si avvita, decolla. All’Opéra Garnier, quando c’è Eleonora Abbagnato, corre tutto il bel mondo che si nutre di eleganza e ritrova in quel corpo armonioso la strana mescolanza di fascino, mistero e poesia che è il millenario segreto della danza. Insomma, si può dire?, è una donna di altri tempi che per una serata sarà l’étoile del Festival di Sanremo.
Se andrà in porto, come sembra ormai certo, è senz’altro un segnale importante che posiziona a un livello più alto questa edizione. Non tanto per la scelta, indubbiamente di gran livello. Quanto per lo stesso profilo festivaliero. Dopo Maria De Filippi, Sanremo si confronterà anche con una diva che non ha nulla (o quasi) a che fare con la musica leggera, che generalmente non sfarfalla sui rotocalchi (salvo che per le sue presunte storie d’amore con Lapo Elkann e il calciatore Rolando Bianchi del Torino) e che si è costruita passo dopo passo una favolosa carriera. Palermitana, ha debuttato in tv a undici anni e già lì c’era una sorta di segno del destino, visto che ballò in diretta in un programma presentato da Pippo Baudo, il papà di tutti i presentatori sanremesi. Poi si è trasferita a Montecarlo, dove ha studiato nella scuola di Marika Bresobrasova. E mica finisce lì. A tredici anni Eleonora Abbagnato è già in tournée tra Marsiglia e Parigi con la Bella addormentata di Roland Petit, una delle opere più complesse e affascinanti in circolazione. Era Aurora da bambina, piccola parte, grande impegno. Poi studia all’Opéra, che presto l’assume nel corpo di ballo: prima corifea, solista e infine prima ballerina. Era il 2001, aveva ventitré anni. Da allora la sua storia è stata una sequenza di successi, spesso fuori dallo strombettio del glamour, ma decisivi per qualificarla tra le migliori ballerine del mondo. E chissà cosa farà Paolo Bonolis con lei di fianco per una sera intera. Gli interventi della Abbagnato, che saranno tre o quattro spalmati nel corso di tutta la puntata, sono naturalmente ancora in via di definizione, visto che l’accordo è appena stato delineato. Ma rappresenteranno probabilmente una finestra aperta su di un altro pianeta e, anche, una sorta di incontro al vertice: il tempio della canzonetta incontra una stella del ballo cresciuta a pane e Barhisnikov (il suo idolo), una madame che vive a Parigi, legge quasi sempre in francese (su Myspace scrive che la scrittrice Amelie Nothomb è una delle sue preferite) e di tv vede «solo Raiuno perché a casa ho solo questo canale per non dimenticare la mia lingua madre». Dunque, affondata la Littizzetto e sempre più debole Monica Bellucci, sarà lei la seconda gran signora del Festival e diciamolo: è una gran scelta, comunque vada. Intanto come sempre corrono le indiscrezioni sul resto del cast a pochi giorni dalla sua (probabile) rivelazione. Benigni? Può essere, ma non c’è nulla di confermato.

Sarebbe, il suo, uno show inarrestabile che sarà poi ripreso in tutto il mondo. Tom Hanks? Si dice, ma sembra improbabile. Il Festival quest’anno ha una cifra molto diversa dal solito e allora un divo di Hollywood che ci viene a fare?

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