«Abertis? Discorso non chiuso»

«Con Abertis continuiamo ad avere un rapporto industriale ottimo. Loro sono nostri azionisti e lavoriamo insieme di continuo. C’è una grande stima reciproca e la convinzione che un progetto comune aveva un senso industriale e che continui ad averlo. Quando ci saranno le condizioni potrà essere ripreso». Lo ha detto ieri il presidente di Autostrade, Gian Maria Gros Pietro, a margine di un convegno all’Università Bocconi di Milano. Una delle condizioni essenziali per riprendere il progetto - secondo Gros Pietro - è «la necessaria messa a punto della normativa regolatoria del sistema delle concessioni». L’augurio è che «questo possa avvenire il più presto possibile, entro uno o due mesi al massimo. Solo allora il progetto potrà essere ripreso in considerazione. E stavolta - ha commentato il presidente di Autostrade - con il governo nel pieno delle sue funzioni».

Sulla questione Autostrade è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che ha commentato in particolare la possibilità di nuovi ricorsi della società Autostrade e dell’Aiscat. «La via legale? È come un fiammifero acceso, ti rimane in mano se poi il giudice ti dà torto».

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