Abusivismo, i vigili sotto scorta

D’ora in poi a Roma i vigili urbani dovranno essere scortati da polizia e carabinieri se vorranno sequestrare la merce ai vu’ cumprà o controllare che cosa succede dentro i campi nomadi. A dettare le nuove regole, ammesso che durino oltre lo spazio di pochi giorni, è la circolare «Organizzazione del lavoro e sicurezza del personale», firmata dal comandante dei vigili Giovanni Catanzaro ed inviata a tutti i gruppi il 31 gennaio scorso.
In tutte le situazioni di rischio, quali il contrasto alle attività di commercio abusivo, lo sgombero di fabbricati occupati abusivamente o di campi nomadi, la nota prescrive che «occorrerà realizzare preventivi accordi con le forze di polizia di stato per interventi congiunti». Lo stesso «negli orari notturni, quando la municipale, sempre che non intervenga sinergicamente con la polizia, dovrà curare prevalentemente l’accertamento delle violazioni dinamiche al codice della strada per le quali non si rivela tecnicamente possibile la contestazione immediata». Ossia limitarsi a multare senza fermare il conducente. Immediata, però, la reazione dei vigili. «Dal punto di vista giuridico è tutto molto grave», denuncia Luigi Marucci, presidente nazionale del sindacato Ospol: «Pur di mantenere i vigili inermi, si prescrive senza troppi sottintesi che non debbano più svolgere le mansioni imposte dalle leggi dello Stato, dal codice di procedura penale, dal codice della strada e dalla legge 65/86 ordinativa della polizia municipale». Impossibile infatti che ogni volta ci sia la pattuglia di carabinieri come scorta. Non basta. «Si arriva alla follia - rileva l’Ospol - di invitare i vigili a multare solo quando non si possa fermare l’automobilista o il motociclista, magari fingendo che non esistono le condizioni di contestazione immediata, per evitare la benché minima eventualità di una reazione violenta. Basterebbe dotare i vigili di quegli strumenti di protezione minimi, che non si negano neppure agli acchiappacani». Niente da fare. Per il Comune, i vigili meglio tenerli disarmati. «Solo che il prezzo da pagare - rimarca Marucci - è piuttosto elevato, dato che l’istigazione a disobbedire alle leggi è un reato gravissimo, e per di più non rende il Comune, il sindaco ed il consiglio comunale immuni dalle responsabilità in caso di aggressione». Da rilevare che il vicecapo di gabinetto del sindaco, Luca Odevaine, dopo aver appreso la reazione dell’Ospol, ieri ha convocato per il 6 febbraio i sindacati dei vigili per discutere di organizzazione del lavoro: «Si vede che in Campidoglio si stanno rendendo conto dell’assurdità della circolare - commenta Marucci -. Non hanno scelta. Devono ritirarla».
E polizia e carabinieri che ne pensano della faccenda? «A questo punto, se dobbiamo scortare i vigili a sequestrare i fagotti dei vu’ cumprà, tanto vale che ci pensiamo noi direttamente, facciamo prima», replica con sarcasmo Domenico Pianese, segretario nazionale del sindacato di polizia Coisp. Fuori dall’ironia, però, Pianese mette sul tavolo solidi argomenti contro l’ipotesi di fare da balia agli uomini di Catanzaro: «Alla Questura di Roma siamo sotto organico complessivamente di circa 1.300 uomini. Ai pensionamenti non corrispondono assunzioni, i vuoti di organico si sono fatti più consistenti proprio con il governo Prodi.

Siamo a corto anche di auto, tanto che abbiamo dovuto cancellare i controlli notturni in molte parti della città. Assurdo solo pensare - ribadisce Pianese - che in queste condizioni ci mettiamo pure a scortare gli agenti nei mercati rionali».

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