Accardo, Mozart e tanto Vivaldi

Il celebre direttore proporrà al pubblico romano la versione «originale» della Quattro Stagioni

«Abbiamo risanato i bilanci, azzerando il passivo e chiudendo in pareggio; abbiamo scovato altro pubblico». Così il presidente della Filarmonica, Paolo Baratta presenta la prossima stagione, la cui direzione è affidata a Marcello Panni, pubblicamente riconfermato anche per la stagione seguente. «Il teatro Olimpico - aggiunge Panni - non è adatto ai concerti da camera che costituivano un tempo l’ossatura e il vanto della Filarmonica, e perciò in questa stagione ne avremo solo sei. Il resto della programmazione, a blocchi o per nuclei tematici, si è reso necessario perché gli abbonamenti stagionali non funzionano più, mentre incontrano maggiori adesioni quelli parziali».
Ecco la singolare programmazione della Filarmonica, per la quale è appena partita la campagna abbonamenti. Un gruppo di concerti, abbastanza speciale nella sua configurazione, è dedicato a Vivaldi, senza che si debba cercare la ragione in ricorrenze anniversarie. A partire dall’inaugurazione, il 15 ottobre, con la bellissima Serenata a tre, affidata al Clemencic Consort guidata dal suo fondatore, René Clemencic, e con la messinscena di Isabelle Ducrot. «Più che una messinscena - spiega la pittrice - ho disegnato un quadro che fungerà da sfondo all’azione. Un quadro dominato dal rosso. Mi ha colpito la curiosa coincidenza che mi ha fatto scoprire il maestro Panni, quando mi ha detto che Vivaldi era soprannominato “il prete rosso”. Ho disegnato anche tre costumi per i rispettivi cantanti». Ancora Vivaldi con noti complessi italiani (Modo Antiquo, diretto da Federico Maria Sardelli, il 20 novembre; l’Accademia Bizantina con Ottavio Dantone il 12 marzo, e Alan Curtis a conclusione con il Montezuma naturalmente di Vivaldi a conclusione di stagione, il 23 aprile). Vivaldi, infine, anche a Natale, con Salvatore Accardo che eseguirà le Stagioni «alla maniera antica, come oggi non si eseguono più», annuncia Panni. Per il secondo appuntamento, 23 ottobre, concerto di Nicola Piovani, musica da film ed una novità per quintetto strumentale; a fine gennaio, Ludovico Einaudi. Altro capitolo forte della prossima stagione della Filarmonica, la danza. Il 6 novembre ospita Akram Khan e Juliette Binoche; a dicembre, la Momboye Dance Company; l’Aterballetto a gennaio e poi i Mummenschanz (febbraio) e la Compagnia Tango Metropolis (marzo). Notevole la presenza del teatro musicale contemporaneo. Addirittura una prima mondiale di Luca Mosca e Gianluigi Melega, una coppia di recente formazione ma molto prolifica, dedicata a Freud. Per il capitolo dei concerti, figurano soltanto i recital di Michele Campanella, Pietro De Maria, Gianluca Cascioli, dell’Orchestra da camera «I Virtuosi italiani», solista e direttore Massimo Quarta, del Quartetto di Tokio e dell’Orchestra da camera UBS Verbier.

I concerti veri e propri la Filarmonica li va a fare altrove: con il Quartetto Bernini si piazza al Palazzo delle Esposizioni, da marzo a maggio (sei concerti con i Quartetti di Mozart); e con un programma dedicato al XX secolo sbarca al teatro Argentina, la domenica mattina, da novembre ad aprile. Info: 06.3201752

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