Ultim'ora
Francia, nominato il centrista François Bayrou come nuovo premier
Ultim'ora
Francia, nominato il centrista François Bayrou come nuovo premier

Le acciughe liguri sotto sale conquistano anche l’Europa

Il disciplinare Igp impone il metodo di pesca a lampara fra il 1° aprile e il 15 ottobre

(...) e poi adagiate su fette di pane di Triora -, o come condimento di una ricca spaghettata, o ancora come base fondamentale di una salsa sontuosa e appetitosa, la «bagna cauda» (sempre con l’extravergine, l’aglio di quello buono, volendo una manciata di pinoli, ma la panna mai, mi raccomando!).
Insomma, si capisce: queste acciughe salate del Mar Ligure - solo pesce azzurro, Engraulis encrasicholus come le chiamava semplicemente Linneo nel Settecento, e salamoia da sale marino, sistemati a strati in albanelle di vetro - non potevano non conquistare anche l’Europa.
Difatti, è bastato che le autorità istituzionali e gli esperti di gastronomia di qualità proponessero all’Unione europea l’attribuzione dell’esclusiva Igp-Indicazione geografica protetta, e i commissari si sono subito fatti convincere.
Ieri, l’annuncio ufficiale, dato dall’assessore regionale alla Pesca Giancarlo Cassini, affiancato da Lara Servetti (Legacoop Legapesca Liguria) e Augusto Comes (Confcooperative): l’Ue ha detto sì.
A precise condizioni. Il disciplinare che regola la concessione è molto rigido: l’area di produzione è solo quella prospiciente la costa ligure, il metodo di pesca è quello tradizionale della lampara, mentre il periodo di pesca è compreso fra il 1° aprile e il 15 ottobre. Infine, la stazza del pesce è compresa tra un minimo di 12 e un massimo di 20 centimetri ad esemplare. Per quanto riguarda la conservazione, le acciughe devono essere avviate alla lavorazione entro le 12 ore dalla cattura.
Quindi, le acciughe - attenzione! le sarde o sardine sono ottime, ma non c’entrano niente - sotto sale potranno fregiarsi di quella che è considerata un’investitura nell’olimpo delle specialità locali e, contemporaneamente, dal punto di vista dell’importanza e della tutela, anche continentali. È la prima volta che un prodotto ittico italiano può vantare l’importante riconoscimento pubblicato nei giorni scorsi dalla Gazzetta Ufficiale europea.


«Un risultato molto importante che la Regione Liguria - sottolinea Cassini - inseguiva da dieci anni, e che è stato centrato grazie a un lungo lavoro con il comitato promotore di diverse cooperative di pescatori e con l’Osservatorio ligure per la pesca e l’ambiente».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica