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Accorsi giovane prete si mette nei guai con suore e chierici

Al Diana di Napoli Castellitto rilegge con classe «Il dubbio» di Shanley. Ottima prova di Lucilla Morlacchi e dell’inedita Alice Bachi

Siamo nel famigerato quartiere del Bronx nel 1964, dodici mesi dopo l'assassinio di John Kennedy, quando il pastore Martin Luther King predicava il rispetto dei diritti civili.
Un'esortazione che riceveva, stando a quanto insinua John Patrick Shanley nella pièce Il dubbio, scarsa applicazione nelle scuole cattoliche dato che la direttrice di una di queste, l'efficiente e inappuntabile Suor Aloisia, ha accolto nella sua un solo ragazzino di colore. Il quale serve messa con zelo quando a officiare è Padre Flynn, un giovane sacerdote dinamico e progressista assai affezionato al suo chierichetto.
Che un bel giorno viene allontanato dal servizio religioso dopo essere stato scoperto a bere il vino della messa. Informata che il ragazzo, esonerato dal compito dopo un colloquio a tu per tu col prete, ha l'alito che puzza d'alcol la severa Aloisia comincia a dubitare sulla natura dei rapporti tra insegnante e discepolo.
Giungendo fino ad accusarlo apertamente, nonostante si schieri in difesa di Flynn suor James, una giovane religiosa anch'essa perseguita per eccesso di zelo dall'integerrima superiora. Che, per suffragare la sua illazione, convoca addirittura la madre dell'alunno sentendosi rispondere che non trova nulla di male nell'affetto come nella sincera ammirazione nutrita da suo figlio nei confronti di Flynn. Che verrà rimosso dalla scuola ma solo per essere promosso d'autorità a un incarico più prestigioso mentre Aloisia consumerà i suoi giorni squassata dalla tortura del dubbio.
Ora c'è da immaginarsi come e quanto una materia simile impiegata al solo scopo di sollevare scandalo in questi tempi tumultuosi per il presente e l'avvenire della Chiesa, possa essere facilmente strumentalizzata. Per fortuna l'autore non prende posizione in merito né ha l'aria di promuovere un dibattito. Limitandosi a denunciare i pericoli di certo autoritarismo non adeguatamente controllato dal correttivo della carità.
Tesi ampiamente condivisa dallo spettacolo lucido e intenso magistralmente coordinato da Castellitto che segna il felice ritorno alle scene di Stefano Accorsi.

Dolcemente suadente, commosso e ispirato come si conviene accanto a una Lucilla Morlacchi superba e alla grazia cristallina dell'inedita Alice Bachi.

IL DUBBIO - di Shanley Regia di Sergio Castellitto, con Stefano Accorsi e Lucilla Morlacchi. Napoli, Teatro Diana, fino al 2 marzo.

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