Le accuse di corruzione dei pm di Roma e Perugia

Nella tarda serata del 15 febbraio scorso Denis Verdini, coordinatore del Pdl, dopo essere stato ascoltato per ore in Procura a Firenze, dichiara di essere indagato per concorso in corruzione nell’ambito dell’inchiesta (che poi sarà trasferita a Perugia) sugli appalti per le grandi opere pubbliche, come il G8 della Maddalena, i mondiali di nuoto di Roma e i festeggiamenti per il 150esimo dell’Unità d’Italia. Il nome di Verdini, dal 2001 ad oggi ininterrottamente deputato, forzista prima e pidiellino poi, compare in alcune intercettazioni di conversazioni telefoniche, soprattutto in quelle riferite all’imprenditore Riccardo Fusi della ditta Btp, riguardo l’appalto per la costruzione della scuola Marescialli dei carabinieri a Firenze. Verdini poi viene associato, qualche mese dopo, anche allo scandalo sugli appalti dell’eolico in Sardegna. È il 5 maggio scorso quando dalla procura di Roma filtra la notizia che il coordinatore Pdl è indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta riguardante un presunto comitato d’affari che si sarebbe occupato, in maniera illecita, di appalti pubblici relativi agli impianti eolici nell’isola.

Lui non si dimette e nega tutte le accuse: «Per sgombrare il campo da ogni sospetto - ha sottolineato lunedì scorso - offro alla magistratura la mia più completa collaborazione e autorizzo fin da adesso ogni indagine sui miei conti».

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