Ad Avellino il prefetto vieta l’ingresso ai media

Avellino. La decisione del prefetto di Avellino Ennio Blasco di proibire l’ingresso ai media per l’inagibilità dello stadio Partenio, alla partita tra gli irpini e l’Ascoli ha provocato una decisa reazione dell’Ussi (Unione stampa sportiva italiana). Ad Avellino, spiega la protesta, è accaduto qualcosa di irreale: una partita di calcio vietata agli operatori dell’informazione. «È chiaro che la decisione ha violato il diritto di cronaca ed è di una gravità inaudita in quanto viola le disposizioni dell’osservatorio del Viminale che ha definito i giornalisti: parte integrante dell’evento sportivo». Ed ha anche violato gli accordi con la Lega per le partite a porte chiuse.
E sarebbe stato opportuno insistere per il rinvio della partita, considerando le condizioni in cui si è giocato, con grave pericolo anche per chi ha attraversato strutture inagibili.

«La presenza di ispettori di Lega, ufficio indagini, antidoping non è meno preoccupante di quella dei giornalisti». La partita è stata ripresa da Sky, ma il Prefetto ha precisato di «non aver mai autorizzato la presenza di telecamere».

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