Addio alla politica per Stupak: il suo voto sbloccò la riforma sanitaria

Il deputato democratico Bart Stupak, artefice dell’accordo sull’aborto che ha permesso l’approvazione della riforma sanitaria, ha deciso di non ricandidarsi alle prossime elezioni di novembre. La decisione farà sicuramente cantare vittoria al movimento ultraconservatore dei tea party che aveva violentemente attaccato il democratico conservatore per l’accordo fatto in extremis che ha permesso al drappello di democratici anti-abortisti di votare per la riforma. Secondo amici del deputato del Michigan, Stupak ha risentito molto sia la lunghissima battaglia che gli attacchi subiti, tra i quali l’accusa, gridata da un deputato repubblicano del Texas in aula al momento del voto, di essere «un baby killer».

«Dopo aver venduto l’anima a Nancy Pelosi, Bart Stupak sembra avere finalmente il coraggio di dirle no» è stato il commento del portavoce del comitato repubblicano al Congresso alla decisione di non ricandidarsi del «blue dog», come vengono chiamati i democratici eletti in distretti conservatori. Come quello del nord della penisola del Michigan che ora Stupak rappresenta alla Camera, che facilmente potrebbe ora passare ai repubblicani. Stupak è il 16° deputato democratico che annuncia l’intenzione di ritirarsi.

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