RomaIn rete la chiamano la norma «ammazza-Internet». Nel suo intento originario, la delibera 668/ 2010 che lAutorità per le garanzie nelle comunicazioni ha in programma di varare domani è una tutela al diritto dautore che consente di comminare sanzioni ai gestori di siti che violano il copyright senza lintervento dellautorità giudiziaria.
LAgcom avrebbe «in programma» di vararla, perché in realtà la data del 6 luglio non è più così sicura. Allinterno dellorganismo di controllo stanno infatti avvenendo una serie di smottamenti, lultimo la decisione del commissario Gianluigi Magri (ex sottosegretario Udc), relatore del provvedimento, di lasciare lincarico specifico sulla delibera. La decisione sarebbe stata presa come forma di solidarietà con Nicola DAngelo, commissario di opposizione, per la serie di polemiche che lo hanno investito proprio per il suo ruolo di pasdaran. Se questa decisione fosse confermata, lapprovazione della delibera subirebbe uno scontato rallentamento. Il testo non avrebbe al momento un relatore.
Una battuta darresto che avviene proprio in contemporanea con la presa di posizione di Pier Luigi Bersani, che domenica ha dichiarato: «LAgcom si fermi e consenta una riflessione più ampia». In una nota articolata, il segretario Pd chiedeva che lAgcom fugasse «ogni dubbio» circa la possibilità che il nuovo provvedimento potesse «interferire con la libertà di espressione dei cittadini della rete». LAgcom sembra ora fermarsi, come ha invocato Bersani nelle ultime ore. Proprio dopo un duro intervento del leader del Pd, meno di due mesi fa, lAgcom aveva deciso di multare il Tg1 di Augusto Minzolini e i tg Mediaset per unintervista a Berlusconi. Cè anche chi fa notare come lelaborato interesse di Bersani per le tematiche internet vada pure nella direzione di recuperare lelettorato giovane di Beppe Grillo. Di Pietro non ha perso tempo: lItalia dei Valori presenterà uninterrogazione parlamentare contro la delibera Agcom e oggi pomeriggio parteciperà alliniziativa, a Roma, «No al bavaglio a internet: La notte della Rete». Dal Pdl si alza per ora ununica voce critica, ed è quella del deputato Bruno Murgia, blogger che teme un eccessivo controllo sui contenuti web. Dallestero sembrano arrivare invece segnali di incoraggiamento allAgcom. Lassociazione degli operatori del settore Cmba (Creative and media business alliance) ha scritto in una lettera al presidente dellAutorità, Corrado Calabrò, di adottare la nuova norma «senza ritardo».
La delibera 668/2010 prevede che titolare dei diritti dautore e gestore del sito web vadano in contenzioso di fronte allAgcom, che entro 5 giorni decide leventuale violazione e chiede al gestore di rimuovere i contenuti segnalati. La nuova norma dà anche possibilità allAgcom di intervenire sui siti stranieri.
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