Adesso l’energia diventa arredamento E non è un lusso

Eco-compatibili, ma così spartani nella forma e così poco compiacenti nel comfort da piacere solo a giovani alternativi? Belli, ma spreconi nell'uso di materiali e risorse? Fino a qualche anno fa nel mondo dell'arredo il dilemma si poneva, ora non più. Oggi design e attenzione alla compatibilità ambientale vanno a braccetto in tutte le fasi del processo produttivo. Manifestazioni come il Salone del Mobile e il Fuori Salone (ogni anno più ricco di spunti e suggestioni) hanno favorito un processo osmotico: il risultato è che se i giovani designer ambientalisti hanno capito l'importanza della estetica, da parte loro le grandi aziende del Made in Italy sono sempre più impegnate nella ricerca di prodotti belli, ma anche attenti a risparmiare energia e a prevedere in anticipo la possibilità di riciclare tutto ciò che propongono per le nostre case.
È il caso della sedia Myto, plastica stampata dalle forme sinuose, disegnata da Konstantin Grcic per Plank (233 euro), già entrata nella collezione permanente del Moma di New York, vincitrice del XXII Compasso d'Oro (l'ultimo) e totalmente riciclabile. E della nuovissima pieghevole Piana, in polipropilene riciclabile al 100%, presentata da Alessi by Lamm (150 euro), che con questo progetto di David Chipperfield allarga il ventaglio delle tipologie dei propri prodotti. Ci sono poi sedie che svelano il lato B, quello poetico, di parole all'apparenza tecniche e asettiche, sostenibilità ambientale per esempio: la Remember Me di Tobias Juretzek per Casamania (720 euro) è una sedia fatta interamente di stracci di jeans, ognuna diversa dall'altra, cambiano i colori e le trame, ma non muta il richiamo ai ricordi. Niente si perde davvero, semplicemente cambia forma.
Maestri riconosciuti di un design più vicino all'artigianato e che punta sul recupero dei materiali sono i fratelli Campana. La poltroncina Favela del 1998 commercializzata da Edra (2750 euro), rimane ancora oggi l'emblema della filosofia del riciclo, della creatività applicata allo scarto, del trionfo del rifiuto. «È sempre impressionante vedere quante cose la gente butta via» afferma Fernando, come le cassette della frutta che hanno fornito i listelli di legno delle poltroncine Favela assemblate da una comunità tedesca del sud del Brasile (ogni poltroncina una lotta: precisione e regolarità tedesche contro imperfezione e casualità volute dai Campana).
Lo stesso atteggiamento che ha guidato Svetlana Kuliskova. In collaborazione con Dyloan Studio ha creato il tessuto, Arakne, rielaborando gli scarti della produzione tessile uniti a diverse fibre naturali, così bello che Calvin Klein lo ha utilizzato per le collezioni 2011, così versatile da prestarsi all'impiego nel campo dell'arredo: lo stesso divano cambia faccia e diventa pure eco-friendly. Se non ci accontentiamo della fodera nuova, tra la sterminata produzione di divani, Aire disegnato da Piero Lissoni per Cassina (3980 euro la versione con due elementi) unisce il desiderio di cambiamento con il piacere di scegliere un prodotto che risparmia il 65% dell'imbottitura grazie alla tensostruttura interna, leggerissimo e separabile in ogni sua componente per permetterne la riciclabilità.
Il bagno poi è l'ambiente-palestra su cui esercitarsi per limitare il consumo eccessivo di uno dei beni più preziosi, l'acqua. Dopo il periodo dei primitivi apparecchietti da applicare alle docce per evitare sprechi, le aziende leader propongono sul mercato una scelta ormai vasta di rubinetteria che arriva a risparmiare il 40% di acqua rispetto a quella tradizionale. Emozione ed ecologia nei due modelli di Teorema, Tree disegnato da Silvia Suardi e ispirato alla forma organica dei rami, e Duck, a firma Sezgin Aksu, un becco d'anatra per chi ama l'effetto cascata. Tecnologia e nessuno spreco per e-tap, prodotto da Equa, un touchscreen capace di regolare flusso e temperatura. Anche lo specchio è diventato ecologico. Sembra uguale, ma Miralite di Saint Gobain non utilizza piombo è fatto di vetro riciclato e la sua produzione comporta un notevole risparmio energetico.

«L'ecologia deve essere un piacere, non una punizione» dice Philippe Stark, autore di molti oggetti per la casa e daoggi anche per il tetto di casa, dove installare le mini pale eoliche familiari disegnate per Pramac (da 2500 euro). Finalmente belle.

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