Alzi la mano chi, di fronte alla cancellazione del volo, alloverbooking, a un prolungato ritardo o al bagaglio smarrito non si è fatto prendere dallangoscia: la Ue (regolamento n. 261/2004) e il decreto legislativo n. 69/2006 dispongono precise tutele nei casi di disservizio e opportuni indennizzi per i passeggeri, che spesso, però, ne ignorano lesistenza. A riassumere il dettato comunitario è la Carta dei diritti del passeggero, la guida redatta dallEnac (lEnte nazionale per laviazione civile) che illustra anche le nuove regole in materia di sicurezza aeroportuale e le garanzie vincolanti per anziani e disabili, verso cui vigono obblighi di non discriminazione e assistenza.
Il vademecum, giunto alla sesta edizione, mette in chiaro le responsabilità delle compagnie e i limiti entro cui debbono rispondere e dettaglia le modalità di reclamo (i moduli sono reperibili sul sito Internet dellEnac), con lesplicito invito a prendere sempre visione delle informazioni di contratto: quanti di noi nellacquistare online acconsentono a condizioni e restrizioni poste dal vettore senza leggerle? E se basta un po dattenzione per evitare brutte sorprese e danni al portafoglio, iniziamo col dire che rinunciando a un volo acquistato a tariffa promozionale il rimborso non è per lintero costo ma per i soli diritti aeroportuali e le addizionali di legge. E che le tutele valgono sì per i voli di linea, charter e low cost in partenza da scali comunitari (o che vi sono diretti su aerei di compagnie dellUe, in assenza di benefici previsti dalla normativa locale), ma non si applicano a chi viaggia gratis o a tariffe di favore, come i dipendenti delle linee aeree, dei tour operator o delle agenzie. Se ci si vede negare limbarco per overbooking, lindennizzo varia tra 250, 400 e 600 euro a seconda che la distanza sia inferiore ai 1.500 km o superiore, o piuttosto che si tratti di una rotta internazionale oltre i 3.500 km. Le cifre si dimezzano se decidiamo di viaggiare su voli alternativi con orari darrivo rispettivamente entro le 2, 3 e 4 ore dallo sbarco originariamente previsto. Nessuna garanzia, invece, se il rifiuto ci viene opposto per motivi di salute, di sicurezza o perché i documenti di viaggio non sono validi. Quando il volo viene cancellato spetta un risarcimento del tutto analogo, oltre al rimborso del biglietto non usato e allassistenza: pasti ed eventuali pernottamenti gratuiti nonché i trasferimenti tra aeroporto e albergo e due comunicazioni per telefono, fax o email. Per chi non rinuncia al viaggio scatta la «riprotezione», ossia la possibilità di prendere un aereo diverso anche di altra compagnia, e permane il diritto allassistenza e alla compensazione pecuniaria.
La situazione cambia, invece, se la causa della cancellazione è ascrivibile a condizioni meteorologiche eccezionali, scioperi o allarmi per la sicurezza, oppure quando il vettore ne ha informato il passeggero almeno due settimane prima, o ancora, se con preavviso inferiore, gli ha proposto un volo alternativo: ciò che ottiene è la riprotezione o il rimborso del biglietto non usato, insieme allassistenza gratuita. In presenza di un ritardo prolungato oltre le cinque ore, si può rinunciare al volo e chiedere la restituzione di quanto pagato; il diritto allassistenza gratuita scatta a partire dalle 2 ore di ritardo per i voli entro i 1.500 km, mentre per quelli più lunghi e per le tratte internazionali oltre i 3.500 km il ritardo accumulato deve superare rispettivamente le 3 e le 4 ore. Se poi il disservizio della compagnia provoca dei danni diretti, è sempre possibile chiedere un risarcimento fino a un massimo di 4.831 euro.
Quanto poi al cambio di posto in una classe inferiore, è previsto un rimborso variabile tra il 30 e il 75% in base alla lunghezza della tratta.
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