Agadir è sempre più green per offrire l'estate d'inverno

Ventiquattro ore. Dalle zero zero di giovedì alle 24 di venerdì. Ventiquattro ore vivendo vintage. Non più solo cercando di addomesticare il progresso, bensì viaggiando su una personalissima macchina del tempo. Indietro il giusto per fermarmi in quella dimensione che non è ancora nostalgia e non è ancora voglia di futuro. È semplicemente un presente d'inizio anni '80, quando molte delle comodità di oggi c'erano già, ma non erano così perfette e necessarie. Indietro nel tempo mi sono addormentato senza dover mettere sotto carica nulla e mi sono alzato senza usare l'allarme del telefonino, ma una sveglia gracchiosa e opplà ero già in piedi. Ho lasciato stare il caffè in cartuccia, messo su la moka e via in bagno. Lavarsi è stato più veloce. Non ho neppure svuotato tubetti di antirughe per uomini come si fa adesso. Essendo di riposo, non sono andato al lavoro. Meno male. In redazione sarebbe stato difficile spiegare ai capiredattori che quel giorno non avrei usato il pc perché ero a fare un viaggio indietro nel tempo e i computer non c'erano mica. Ho però sbrigato altri lavori nel mio studio di casa. E l'ho fatto vecchia maniera. Così ho sgombrato il tavolo da lap top e smartphone, graziando solo l'agenda e il vecchio telefono grigio a disco. Curioso. Senza mail da guardare, senza meteo da consultare on line, senza google news e i social, dopo neppure un'ora avevo concluso un lavoro che so esattamente quanto mi porta via di solito: il doppio. Più tardi, al supermarket, ho lasciato stare fidelity card e raccolte punti magnetizzate e mi sono ritrovato fuori scontrinato in un battibaleno. In anticipo su tutto, sono passato a scuola per avvisare che i figli sarebbero tornati a casa da soli come si faceva una volta. Basta triple file inquinanti di mamme e padri in attesa. Più tempo per noi, più libertà per loro.

In serata niente internet io, niente internet i ragazzi, una tv sola accesa e quanto abbiamo parlato. In anticipo su tutto avevamo più tempo. Forse per questo loro si sono guardati e ammutinati e mi hanno spintonato giù dalla macchina del tempo. Erano solo le 22.

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