Cronaca locale

Pugni ad una dottoressa della guardia medica: indagata una sessantenne

Ennesima aggressione ai danni di un medico di una guardia medica. Vittima una dottoressa colpita da una raffica di pugni da una sessantenne

Pugni ad una dottoressa della guardia medica: indagata una sessantenne

Ancora un medico vittima di aggressione in Sicilia. Stavolta il grave episodio è accaduto ad Augusta, in provincia di Siracusa. La vittima, come scrive BlogSicilia, è Alessandra Carpinteri, medico in servizio alla guardia medica dell’ospedale Muscatello di Augusta. La dottoressa è stata brutalmente aggredita da una paziente di 60 anni che l'avrebbe colpita ripetutamente con pugni. Per il medico ferite ritenute guaribili in 10 giorni.

Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, la sessantenne non avrebbe voluto pagare il ticket. Ma quando il medico le ha chiesto degli atti che attestassero l’esenzione è andata su tutte le furie. Ad intervenire è stato un tecnico dell’impianto antincendio. Poi il medico si è recato dai carabinieri per denunciare l’episodio. "Ho chiesto solo la documentazione – racconta il medico a BlogSicilia - e poi sono stata aggredita. Mi sono divincolata e poi ho cercato aiuto, poi prestatomi da un tecnico addetto agli impianti antincendio. Ho paura a ritornare in servizio, in passato ci sono stati dei diverbi mai però aggressioni fisiche. La guardia medica è anche in una zona isolata e da tempo chiediamo maggiore sicurezza".

Sull'episodio è intervenuto il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra: "Vergognoso come ancora oggi si debba continuare ad assistere ad aggressioni e ad atti di inenarrabile violenza non soltanto verbali, ma anche fisici all’interno delle strutture sanitarie nei confronti di medici ed infermieri nell’esercizio del proprio dovere, mentre garantiscono, senza risparmio di impegno e di fatica, la più adeguata assistenza a chi ne ha bisogno - dichiara Ficarra - Confido nell’operato dell’autorità giudiziaria e ci costituiremo parte civile affinché atti così vili e vergognosi, siano puniti con condanne esemplari".

Anche il direttore sanitario dell’azienda Anselmo Madeddu ed amministrativo Salvatore Iacolino si sono associati alla indignazione e alla condanna manifestate dal direttore generale, porgendo la solidarietà alla collega. Madeddu ha preannunciato che anche nella sua veste di presidente dell’ordine dei medici di Siracusa si costituirà parte civile al fianco dell’azienda. "La tutela dei nostri operatori contro ogni forma di violenza rimane tra le priorità della azione amministrativa dell’Asp di Siracusa – dichiara Madeddu – che ha già posto in essere numerosi interventi, i quali alla luce di tale recrudescenza saranno ulteriormente incrementati con azioni più stringenti, in tutte le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali. Tutte le guardie mediche dell’azienda già da tempo sono state adeguate ai requisiti di sicurezza previsti dalle norme vigenti con l’installazione di citofoni e telecamere e sono stati completati peraltro i lavori di adeguamento, per trasferire la guardia medica di Augusta dal vecchio plesso ospedaliero al nuovo in ambiente adiacente al pronto soccorso così come è già stato fatto in altri presidi ospedalieri della provincia.

Ciò oltre a contrastare il fenomeno del sovraffollamento presso i pronto soccorsi, potrà garantire anche un maggiore livello di sicurezza oltre ai requisiti di legge già garantiti".

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