Agusta all’assalto della Russia con elicotteri per 450 milioni

da Milano

AgustaWestland va all’assalto del mercato elicotteristico russo. La società di Finmeccanica ha siglato, durante la mostra HeliRussia in corso a Mosca, un accordo di collaborazione con la società russa Oboronprom e con Loyd’s Investment Corporation che copre l’acquisizione di elicotteri italiani per un valore di 450 milioni di euro entro il 2012. Si tratterà complessivamente di 60-70 elicotteri, a seconda del mix di modelli prescelti. Per il 2008 sono già stati definiti ordini per 10 elicotteri, per un valore di circa 65 milioni. La società russa potrà poi piazzare gli elicotteri in Russia e in diversi Paesi ex Unione Sovietica.
L’accordo, la cui discussione di dettaglio era iniziata la scorsa estate, prevede una vera cooperazione strategica, che inizia con un contratto di distribuzione, ma che proseguirà con due passi successivi: le due società infatti costituiranno in Russia una serie di centri di supporto e manutenzione, il presupposto indispensabile per sostenere una penetrazione commerciale in un Paese dove l’impiego non governativo di elicotteri è soggetto a molte restrizioni. Tuttavia gli elicotteri hanno e avranno un ruolo crescente per il trasporto dei Vip e il supporto alle operazioni petrolifere, un settore in piena espansione, senza trascurare i servizi di elisoccorso e l’impiego da parte di forze di polizia. E Agusta, come ha ricordato il ceo Giuseppe Orsi, ha già venduto direttamente 14 elicotteri a clienti Vip e aziende russe.
Successivamente si passerà alla realizzazione di un centro industriale per la produzione congiunta di almeno un modello di elicottero Agusta, che Oboronprom venderà nel «suo» mercato, ma che potrà anche essere collocato da Agusta su altri. Le due aziende non l’hanno specificato, ma considerazioni di mercato ed industriali fanno ritenere che la scelta possa cadere sull’AW139, un vero best seller: nonostante ci siano già due linee produttive, una a Vergiate e una a Filadelfia, AgustaWestland non riesce a smaltirne gli ordini (30 macchine vendute solo nel primo trimestre). Naturalmente non si parla di produzione di licenza in Russia, ma neanche di semplice assemblaggio finale. La società russa quindi produrrà alcune parti dell'elicottero, ne effettuerà montaggio e collaudo e infine lo potrà vendere. Nel recente passato si era anche parlato della possibilità di co-sviluppare un nuovo modello di elicottero medio-leggero, ma per ora discorsi di questo tipo sono prematuri.
AgustaWestland continua a volare alto, come confermano i dati della trimestrale di Finmeccanica.

C’è una forte domanda di elicotteri sia nel campo civile/commerciale che in quello militare: per esempio l’elicottero AW101 ha ottime possibilità di ricevere dal ministero della Difesa indiano un contratto da 400 milioni di euro per 12 macchine, mentre in Italia la Difesa sta negoziando l’acquisizione di 16 elicotteri pesanti Boeing CH-47F per l’esercito, che Agusta realizzerà a Vergiate, grazie a un accordo di collaborazione con la società statunitense.

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