Sui bonus dello scandalo, quelli erogati ai dirigenti del gruppo assicurativo Aig, è in arrivo la stangata fiscale. A larga maggioranza, la Camera americana ha approvato ieri un progetto di legge che impone una tassa del 90% sui bonus per le aziende che hanno ricevuto più di cinque miliardi di dollari di aiuti pubblici e sui manager il cui nucleo familiare percepisce ogni anno un reddito superiore ai 250mila dollari.
Il caso Aig, salvata dallintervento federale con aiuti per complessivi 170 miliardi di dollari, ha suscitato indignazione in unAmerica alle prese con la peggiore crisi del dopoguerra. Il presidente, Barack Obama, è più volte intervenuto nei giorni scorsi per denunciare lo scandalo, ma anche per difendere il ministro del Tesoro, Tim Geithner, accusato - in qualità di ex presidente della Fed di New York - di non aver impedito la chiusura di contratti milionari (i bonus ammontano a 160 milioni) nonostante la compagnia fosse già in cattive acque. Se fino a un paio di giorni fa le accuse allamministrazione Obama provenivano dal versante repubblicano, nuovi veleni sono arrivati ieri dal democratico Christopher Dodd, presidente della Commissione bancaria del Senato. Secondo quanto riporta Fox News, Dodd accusa Geithner di avergli fatto pressione con lo scopo di cambiare il testo di un suo emendamento al piano di stimoli da 787 miliardi di dollari che, nel caso in cui fosse stato invece approvato, avrebbe limitato lerogazione dei bonus a favore dei dirigenti di società, come Aig, aiutate dal governo.
Il procuratore distrettuale di New York, Andrew Cuomo, ha intanto minacciato di avviare unazione legale nei confronti di Aig se il gruppo non fornirà informazioni sui manager che hanno ricevuto i bonus.
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