Aiuto ai malati di mente: la legge Basaglia va cambiata

Il 5 dicembre a Brindisi. Una ragazza accoltellata a Cossato, un’altra sprangata a Gerenzano. Il nonno in coma dopo essere stato percosso dal nipote a Roma. I malati di mente sono continuamente i protagonisti della cronaca nera. Fino a quando questo Paese sopporterà il dolore e l’abbandono di questi malati? Ho paura che l’opinione pubblica si sia ormai assuefatta alle periodiche tragedie. Si considera quasi normale che, di tanto in tanto, un malato si uccida o uccida. Invece normale non è. Per chi vuole vedere, non c’è niente di più prevedibile e annunciato della crisi dello psicotico. Naturalmente è necessario interessarsi al suddetto psicotico e non abbandonarlo a se stesso o ai familiari. E dietro ogni psicotico ci sono anni e anni di dolore, di abbandono, di disperate e inascoltate richieste di aiuto alle strutture. Per avere un minimo di efficienza, bisogna fare una nuova legge. E questo perché la legge attuale - la 180 o “legge Basaglia” - non dice niente, né delle cure né delle strutture, né di come devono essere. Nessuno sa questo, perché nessuno, in realtà, legge mai la 180.

Viene difesa perché è una bella bandiera retorica, non perché la si conosce.
La chiesetta, Associazione cristiana volontari ammalati psichici
Lucio Dal Buono presidente de “La chiesetta”

Associazione cristiana volontari ammalati psichici
Buccinasco (Milano)

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