Alemanno e Gasparri si beccano sulle due bombe a piazza Fontana

Due compagni di partito di lunghissima data divisi da un film su cui si ritrovano su posizione opposte. Accade a Gianni Alemanno e a Maurizio Gasparri (entrambi nel Pdl ed ex An, nella foto) a proprosito di Romanzo di una strage, il discusso film sull’attentato di piazza Fontana tratto dal libro di Paolo Cucchiarelli, giornalista dell’Ansa, nel quale si ipotizza una seconda bomba «assassina», collocata per uccidere a fianco di quella innocua e dimostrativa. Per il sindaco di Roma la pellicola «fa uno sforzo notevole, abbastanza equilibrato, per cercare di fare luce e parlare della terribile tragedia di piazza Fontana». Parole che hanno fatto sobbalzare il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri: «Probabilmente il sindaco Alemanno non ha visto bene il film Romanzo di una strage.

Altrimenti si sarebbe accorto della vergognosa censura attuata dal regista Marco Tullio Giordana, peraltro con i soldi della Rai, della campagna di criminalizzazione che precedette l’uccisione del commissario Calabresi da parte di Lotta Continua».

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