Lopposizione torna a sfidare il regime del presidente Bouteflika in Algeria, il Paese dove in dicembre era cominciata londata di proteste poi tracimate in Tunisia e in Egitto. Dopo una riunione ad Algeri, il «Collettivo per la democrazia e il cambiamento» ha deciso di «confermare la marcia del 12 febbraio nella capitale» nonostante lannuncio di una revoca imminente dello Stato demergenza, fatto giovedì da Bouteflika.
«Anche in caso di una revoca dello Stato demergenza, di cambio del governo e di un nuovo divieto delle autorità manifesteremo ad Algeri», ha il portavoce del collettivo, formato da partiti, come il Raggruppamento per la cultura e la democrazia (RCD), associazioni, tra cui La Lega algerina per i diritti umani (Laddh) e sindacati autonomi di diversi settori. Lo stesso Bouteflika ha ribadito nel suo discorso che le marce possono essere organizzate ovunque ad «eccezione di Algeri», «per motivi di ordine pubblico» e «non per impedire una qualsiasi forma di espressione».
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