Oltre 6mila caldaie fuori legge nel milanese. Quasi un terzo delle 20mila passate al setaccio della Provincia che ha intensificato i controlli. Per 224 impianti è stata richiesta la messa in sicurezza perché erano pericolose e sono state sequestrate. Su 1.924 è stata riscontrata un'«anomalia grave», non c'era cioè l'immediato pericolo ma erano in condizioni da poter comunque pregiudicare la sicurezza delle persone. Alla maggior parte invece - 4.242 - è stata contestata «un'anomalia media» che dovrà essere regolarizzata entro un margine di tempo un po' più ampio. Per tutti ha comunque voluto dire pagare una multa anche piuttosto salata. Da un minimo di 500 a un massimo di tremila euro, come dice la legge anche se la Provincia ha cercato di non superare mai i mille euro. D'altronde, come spiega l'assessore all'Ambiente della Provincia Cristina Stancari «una buona e regolare manutenzione garantisce risparmio, sicurezza e anche rispetto per l'ambiente». Ecco perché in un anno i controlli sono aumentati del 25 per cento. E se quasi 14 mila impianti non avevano problemi dal punto di vista della sicurezza, oltre 4mila non erano in regola con la manutenzione. In 442 è stata rilevata una concentrazione di monossido di carbonio troppo alta. La battaglia che la Provincia sta portando avanti contro l'inquinamento passa infatti anche e soprattutto dai riscaldamenti. I monitoraggi che sono stati effettuati sul Pm 10 nelle 10 centraline di tutta la provincia hanno dimostrato infatti che nel bacino padano la soglia limite dei 35 giorni di superamento dei valori concessa dalla direttiva europea viene raggiunta già nel mese di febbraio. Non solo. La media calcolata da marzo a oggi e quindi - come fa notare l'assessore - in periodi fuori dall'emergenza, in estate, senza riscaldamenti e con le auto al minimo, è di 23 microgrammi al metro cubo. «Si parte da una base già alta in questa zona», commenta Cristina Stancari. Per questo ha ribadito che «azioni individuali contro lo smog servono a ben poco». Ci vuole un'azione ampia e coordinata. Entro fine mese sarà riconvocata la «cabina di regia» che coordinerà l'azione dei vari comuni della Provincia. Ed ecco anche perché gli interventi sui riscaldamenti saranno sempre incrementati. Entro il 2014 dovranno essere installati i dispositivi per la termoregolazione e la contabilizzazione del calore all'interno di ogni abitazione, come ha stabilito la Regione. Da parte sua la Provincia intanto ha programmato la riqualificazione energetica di 98 edifici pubblici, soprattutto scuole in 16 comuni dell'hinterland. Gli interventi garantiranno un risparmio di 1,3 milioni di euro, ovvero il 35 per cento dell'attuale spesa. L'impegno della Provincia si potrà testare sul campo nel week end dal 5 al 7 ottobre al primo Festival dell'Ambiente promosso da Palazzo Isimbardi. Con lo slogan «Inquino meno vivo meglio» grandi e piccini potranno partecipare a laboratori, mercatini, mostra, spettacoli e anche una corsa campestre. Il tutto all'Idroscalo. Una tre giorni curata da Infoenergia, «il braccio operativo» della Provincia con i suoi 50 sportelli disseminati sul territorio.
I loro uffici forniscono informazioni ai cittadini su detrazioni fiscali, incentivi per interventi di risparmio energetico, ma sostengono anche gli uffici tecnici dei Comuni per realizzare i Piani d'attuazione per l'energia sostenibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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