La situazione delle strade cittadine è critica. È un problema soprattutto di sicurezza, tanto che sono stati più di 41mila gli incidenti nel comune, dal primo luglio 2005 al 30 giugno 2006, secondo i dati della polizia municipale. Eppure il Campidoglio uno strumento per monitorare la situazione delle strade ce laveva. Dal 1999 al 2005 ha funzionato, infatti, lOsservatorio per la sicurezza stradale. Ma da due anni quegli uffici hanno smesso di operare.
«È stato a seguito della fusione Atac-Sta», spiega il consigliere comunale Massimiliano Valeriani (Ulivo). Non dice di più. «Il risultato - continua Valeriani - è che oggi a Roma mancano strumenti di analisi organici e completi circa lo stato della sicurezza dei trasporti pubblici, utili tanto a supportare le scelte politico-amministrative quanto a monitorare i risultati degli interventi attuali». Ecco che allora oggi il Comune ci ripensa e decide di rilanciare quellOsservatorio, la cui funzione dovrebbe essere quello di monitorare la sicurezza di tutte le reti della mobilità e di predisporre un rapporto annuale su sicurezza e trasporti da far pervenire anche al consiglio». Attraverso i dati raccolti nel rapporto emergerebbero quindi i punti di maggiore criticità e il coordinamento degli interventi necessari fra gli assessorati competenti. Non solo, allOsservatorio spetterebbe anche il compito di realizzare indagini e studi comportamentali, per verificare il rispetto delle regole e individuare eventuali interventi, progettare e attuare campagne educative e decidere se anticipare o posticipare lavvio dei cantieri in zone di intenso traffico. Il consiglio comunale ha approvato una mozione che impegna il sindaco a predisporre quellOsservatorio, che sarà formato da dipendenti Atac. La volontà dellassessore capitolino alla Mobilità di mettere in pratica quellimpegno cè, il denaro anche. Per quella struttura, infatti, è già disponibile un co-finanziamento di 1,2 milioni, derivanti dai fondi del piano nazionale sulla sicurezza stradale. Bisognerà vedere se le parole si tradurranno in fatti.
Intanto, Calamante annuncia che «entro fine anno ci saranno dalle 10mila alle 12mila nuove strisce blu, per arrivare, al 2010, con 130mila posteggi a pagamento contro gli attuali 80mila». Le zone interessate sono quelle del IX municipio (San Giovanni-Appio Latino), il villaggio olimpico, larea alle spalle di San Pietro, ma anche lOstiense e il lungomare di Ostia.
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