nostro inviato a Milanello
Adesso lhan capito anche in Francia, ad Auxerre. «Il Milan è più forte senza Ronaldinho» la sentenza firmata da Jean Fernandez, guida spirituale dei francesi reduci da una confortante striscia di successi nel campionato e che possono esibire i successi su Zenit (leggere Spalletti nel turno preliminare, ndr) e Ajax oltre alla sconfitta col Real, «maturata allultimo minuto» lannotazione malinconica del tecnico. A Milanello lhanno capito da tempo, verrebbe da dire dal viaggio a Bari dove Allegri ha inaugurato il centrocampo dei tre mediani (Gattuso-Ambrosini-Flamini) riconfermato per quattro sfide consecutive anche grazie allennesimo acciacco muscolare patito da Andrea Pirlo (forse recuperabile sabato prossimo a Genova contro la Samp). Nemmeno in Champions stasera ci sarà spazio per il brasiliano indolente che ha chiesto scusa ai suoi sodali per il ritardo accumulato giovedì notte (fu pizzicato alle 2.19 fuori da un locale di viale Papiniano) ma non è riuscito certo a riguadagnare posizioni nella classifica di Allegri che gli ha riservato solo una manciata di minuti, contro la Fiorentina sabato notte.
«Ronaldinho si sta impegnando, sta facendo molto bene, anche sabato è entrato con voglia, star fuori dispiace a tutti ma lui deve impegnarsi per riconquistare il posto in squadra, non lho messo da parte» la dichiarazione resa da Allegri ieri mattina a Milanello prima di volare, in ritardo, verso la Francia e latteso impegno con lAuxerre che può decidere la qualificazione agli ottavi. Conta lultima parte della frase, il richiamo a un maggior impegno: di questo passo, il Gaucho rimarrà seduto in panchina come è successo già nel primo anno passato a Milanello con Ancelotti allenatore.
Adesso lhan capito anche in Francia e non solo perché nella sfida di San Siro lo svedesone debuttò nel torneo continentale con un magico uno-due. «La marcatura di Ibrahimovic sarà una delle chiavi della partita, dovremo stare attenti alla sua mole, è un uomo darea straordinario» il proponimento di Stephane Grichting, una delle sentinelle deputate al controllo del bomber dai gol doro. Ieri mattina non si è allenato a Milanello, ha fatto solo palestra ma non cè stato nessun allarme: la scelta fa parte di un programma collaudato teso a risparmiargli preziose energie che devono essere concentrate nella partite. Allegri e il Milan infatti hanno gli attaccanti contati (tre in tutto) e con questi deve provvedere fino alla sosta natalizia: è saggio preservarlo. Ieri mattina è partito per Barcellona Pippo Inzaghi scortato dallottimismo insuperabile prima dellintervento chirurgico al ginocchio sinistro. «Speriamo rientri al più presto» lauspicio di Allegri che ha già chiesto e forse anche ottenuto da Galliani per gennaio la promessa di un rinforzo per il settore. La cura dei francesi nei confronti di Ibra può liberare eventualmente Robinho preferito per lennesima volta al più noto e famoso compagno darmi nella seleçao (hanno giocato in coppia lultima amichevole contro lArgentina). Dinho dovrà ripartire dalla panchina prima di meritarsi la fiducia di Allegri, guadagnata invece da Flamini, polemico con Leonardo («Tra di noi non cera feeling»).
Nel momento del bisogno, Allegri e il Milan hanno deciso di rivolgersi alla vecchia guardia.
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