Alonso Sebastiá Viñals

Alonso Sebastiá Viñals

Ancora un sacerdote spagnolo trucidato da rojos nel 1936. Don Alonso nacque a Valencia nel 1910, ultimo di undici figli. Seppe subito che la sua vocazione era al sacerdozio ed entrò nel seminario di Orihuela, proseguendo nel collegio per le vocazioni ecclesiastiche di Valencia. Particolarmente dotato d’ingegno, vinse una borsa di studio per il Collegio Maggiore fondato da s. Tomás de Vilanueva. Nel 1933 venne ordinato sacerdote e subito nominato parroco di Ludiente. Qui svolse, nei pochi anni che gli restavano, un lavoro notevole, la cui opera più importante fu la fondazione dell’Azione Cattolica locale. Collaborò con il laico Luís Campos Górriz (poi ucciso da miliziani e dichiarato Beato) e col direttore del giornale cattolico El Debate, Angel Herrera Oria, poi divenuto cardinale. Proprio quest’ultimo, conoscendone le qualità, propose don Alonso all’arcivescovo di Valencia, Prudencio Melo, come direttore dell’appena fondata Escuela Sociál. Questa scuola di formazione aveva lo scopo di illustrare agli operai la dottrina sociale della Chiesa e di preparare operatori nei sindacati di ispirazione cristiana. Tra la valutazione della proposta e il suo accoglimento passò qualche tempo e don Alonso potè trasferirsi a Valencia per assumere il nuovo incarico solo alla fine del 1935. Neanche un anno dopo venne ammazzato al Picadero di Paterna.

Per forza: come si poteva permettere che dei preti osassero indottrinare proprio gli operai, orticello riservatissimo dei marxisti? Fu così che il ventiseienne don Alonso Sebastiá Viñals finì caricato su un camion e poi al muro.

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