da Amalfi (Salerno)
Lo schianto, improvviso. Un volo di dieci metri, contro gli scogli, fino in mare. Sono da poco passate le 14.30 quando la terrazza in legno di una villa presa in affitto da un gruppo di giovani amici napoletani e romani crolla sugli scogli della costiera amalfitana. Il bilancio è di nove feriti: due sono molto gravi. È successo ieri in località Fiordo del Furore, a Conca dei Marini, accanto alla grotta dello Smeraldo, uno dei luoghi più suggestivi della costiera amalfitana, meta di turisti di tutto il mondo. E ora, sul crollo, la Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta.
I dieci amici, che avevano terminato di pranzare da pochi minuti, sono stati presi a tradimento. Alcuni si erano stesi sul pavimento in legno, per prendere il sole, altri si erano affacciati alla terrazza. Ma il relax è durato poco. All’improvviso il solarium ha traballato, poi è crollato. Uomini e donne hanno visto sotto di loro gli scogli e il mare avvicinarsi come in un incubo, dal quale era impossibile fuggire. Solo uno di loro è rimasto miracolosamente illeso, mentre, degli altri nove, due sono finiti in mare e gli altri sei sono andati a schiantarsi sulle rocce. Hanno sbattuto con i volti o con la schiena, hanno lanciato urla di dolore, chiesto aiuto, qualche voce è diventata flebile, sfinita dal dolore.
Dall’alto delle rocce e dalle altre ville incastrate nel costone, a picco sul mare, a decine hanno assistito atterriti alla drammatica scena e udito le disperate richieste di aiuto. Alcuni volontari si sono subito dati da fare, per prestare soccorso ai feriti: tra questi un venditore di limoni ma, soprattutto, un ragazzo, Roberto, e l’ex sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, anestesista, subito lanciatisi in mare con altre due persone, per salvare due giovani che stavano annegando. In pochi minuti l’area è stata «assediata» dai soccorritori: gommoni delle capitanerie di porto di Amalfi e Salerno, due elicotteri della Croce rossa, carabinieri, polizia, ambulanze, protezione civile. Il salvataggio di due feriti ha tenuto con il fiato sospeso le centinaia di curiosi: da una eliambulanza del 118, che non poteva atterrare in una zona dove c’erano i feriti più gravi, sono stati calati un medico e un infermiere con il verricello di soccorso. Grazie a questa spericolata operazione, i due feriti sono stati salvati e portati in ospedale. I gommoni delle capitanerie di porto di Amalfi e Salerno hanno portato in salvo i feriti, sollevandoli dagli scogli: hanno fatto la spola con il porticciolo dove erano in attesa le ambulanze e le eliambulanze. Poi la corsa verso gli ospedali della vicina Ravello, di Salerno e Napoli. I più gravi sono Maurizio Tudisco, 56 anni e una ragazza romana, Eugenia Bellini, 21 anni.
Una intera famiglia è saltata giù dalla terrazza maledetta, padre, madre e due figlie. Emanuela Rocco, 25 anni, è la più lucida nel raccontare il crollo del solarium. «Stavamo qui da una settimana, sei amici, ci dovevamo restare fino a sabato prossimo. Eravamo felici, perché ci avevano raggiunto anche i nostri genitori. Avevamo appena finito di pranzare, siamo andati ad affacciarci alla terrazza ma siamo precipitati». «Un salto nel vuoto - aggiunge la mamma -. Abbiamo visto la morte in faccia».
Un altro dei ragazzi della villa, presa in affitto su internet e di proprietà di una professionista napoletana, racconta come è scampato al crollo della terrazza, tutta in legno e costruita artigianalmente.
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